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Bologna FC

Un Bologna da ammirare

Dietro ai risultati e alle statistiche da record dei Rossoblù c’è il lavoro della società e di mister Italiano.

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Udinese - Bologna (© Bologna FC)
La squadra festeggia la vittoria a Udine (© Bologna FC)

A guardare classifica e statistiche qualcuno lo chiamerebbe miracolo. Se lo intendono come un evento inspiegabile non si può essere d’accordo: la spiegazione c’è. Se si prende in considerazione l’etimologia della parola, invece, possiamo condividerla.

Miracolo è, alla lettera, qualcosa da osservare con ammirazione. E tutti ora ammiriamo questo Bologna e chi lavora perchè il Bologna sia oggi tra le prime cinque in Serie A a meno 3 punti dalla vetta. 

Dal presidente ai giocatori

Il primo da ammirare è il presidente Saputo, che ci mette i soldi e, ultimamene, la faccia: è vicino a squadra e tifosi.

Poi, tutta la squadra tecnica capitanata da Sartori: il loro impegno sul mercato è fondamentale. La dimostrazione, in questo periodo in cui l’infermeria rossoblù è piena. Il Bologna non ha perso terreno grazie alla rosa profonda i cui componenti -ben scelti- si adattano tutti al sistema di gioco di Italiano.

Ecco, i giocatori, anche loro un miracolo (inteso come dicevamo). Sanno sempre farsi trovare pronti nelle rotazioni dell’allenatore. Gli ultimi, contro l’Udinese sabato, Casale e Dominguez chiamati a subentrare ai tanti assenti. E menzione d’onore a Tommaso Pobega: dall’essere un jolly alla doppietta e titolo di MVP a Udine.

Tommaso Pobega in Udinese-Bologna, 0-3 (© Bologna FC)

Tommaso Pobega in Udinese-Bologna, 0-3 (© Bologna FC)

Gli allenatori

Sinisa Mihajlovic aveva piantato il seme, con Thiago Motta era spuntato il germoglio e la pianta stava iniziando a crescere. Poi è arrivato Vincenzo Italiano che ha dimostrato di saperla curare come nessun altro.

Vincenzo Italiano durante Bologna-Como

Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini X 1000cuorirossoblù)

Il tecnico rossoblù ha trasmesso alla squadra la sua mentalità. Due, le parole chiave: aggressività ed equilibrio. Grazie alla prima oggi ha il secondo miglior attacco del campionato (21 gol). Ed è seconda anche nella classifica delle miglior difese con soli 8 gol subiti: questione di equilibrio.

Il Bologna che ha queste statistiche è la squadra che ha interiorizzato i concetti di Italiano. Che lotta su ogni pallone, che continua a giocare umile, che affronta ogni avversario senza perdere la propria identità. E così vince.

Fonte: Claudio Beneforti, Stadio

 

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