Calabria e Pobega, ora la storia è da fare in rossoblù

Aspettando la finale di Coppa Italia, il Bologna guarderà e riguarderà la partita di venerdì con il Milan, alla ricerca della soluzione e dell’antidoto anti rossonero che valga il trofeo. Una partita destinata in ogni caso ad entrare negli annali del Bfc (mai si era visto un esodo di questa portata, ben 30mila tifosi al seguito rossoblù), ma che varrà doppio per un paio di facce del Bologna che la veste del Milan l’hanno indossata a lungo: Tommaso Pobega e Davide Calabria.

Calabria, l’ex capitano

Mercoledì all’Olimpico non saranno titolari, visto che è probabile il rientro di Holm e Ferguson, ma la loro presenza tra le file di Vincenzo Italiano potrebbe rivelarsi comunque chiave nella sfida che attende il Bologna. Entrambi, Calabria in particolare, hanno lasciato il club del Diavolo solo pochi mesi fa, e sanno bene le dinamiche che regnano nell’ambiente rossonero. Davide ne è stato addirittura capitano, anzi, un’autentica bandiera fino al fuggi fuggi invernale che lo ha condotto verso le Due Torri. Chi meglio di lui, dunque, dovrebbe conoscere gli avversari, che tenteranno di strappare la Coppa dalle mani di un Bologna che sogna di alzarla davanti ai propri 30mila supporters?

C’è di più, perché Calabria è stato l’ultimo capitano in casa Milan ad alzare un trofeo, la SuperCoppa vinta ai danni dell’Inter, con Conceicao in panchina. Una situazione particolare che Calabria vivrà con un pizzico di magone, sicuramente, dopo passato letteralmente una vita sulla sponda avversaria con la quale, a dire la verità, questo trofeo non l’ha mai alzato. Ora però c’è solo il Bologna, un Bologna che la Coppa non la alza dal ’74 e che venderà la pelle carissima per poterlo rifare.

Riccardo Orsolini e Davide Calabria (© Bologna FC 1909)

Pobega, uno scudetto in bacheca

Pobega, invece, al Milan ha passato “solo” 2 stagioni, ma dove ha anche svolto tutto il percorso di crescita, partendo dalle giovanili insieme a Calabria. Col Diavolo Tommaso ha vinto anche uno scudetto, quello 2021/2022, insieme all’attuale compagno in rossoblù. Un altro che il mondo del Milan lo conosce bene, anzi, benissimo, tanto da avere in bacheca appunto anche un trofeo prestigioso come un tricolore. Ora la storia è cambiata, anzi, la storia è da cambiare. In estate si vedrà, visto che i 12 milioni di riscatto sembrano eccessivi al Bfc.

Intanto però, testa a mercoledì. Chi conosce più segreti, Davide e Tommaso, dovrà erudire i compagni per provare a sollevare un trofeo che varrebbe il sogno di una città intera. Ricordi, fate spazio, che qui c’è da scrivere il futuro.

Fonte: Gianluca Sepe – Il Resto del Carlino

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