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“Calcio e basket. Palloni a confronto”: Le parole dei protagonisti – 6 mag

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Il convegno “Calcio e basket, palloni a confronto” come epilogo della Settimana dello Sport. Il ciclo di incontri organizzato dall’Isokinetic si è chiuso ieri sera con un confronto tra i due sport. Un’analisi svolta prima a livello atletico e medico e poi a livello tecnico con il focus sulla figura del leader. Tanti i personaggi intervenuti, da Bucci a Boniciolli passando per Lamma, Di Vaio e Donadoni.

LATO ATLETICO E LEADER – Prima parte dedicata alle parole dei preparatoti atletici con gli interventi di Giovanni Andreini (BolognaFc) e Francesco Cuzzolin (Nazionale Italiana basket). Poi, a chiudere la serata la tavola rotonda moderata da Ivan Zazzaroni. “Il ruolo del leader nel gruppo”, questo il tema del dibattito. E, allora, chi meglio di Marco Di Vaio per cominciare. “Il leader deve dare l’esempio in situazioni difficili e deve avere delle responsabilità davanti al gruppo”. Ha esordito così il club manager rossoblu che poi ha aggiunto: “C’è chi ha una grande personalità fin da subito e chi l’acquista nel tempo. Quest’ultimo è il mio caso, con le esperienze precedenti che mi hanno permesso di arrivare a Bologna e diventare capitano dando un contributo importante”. Restando nell’ambito Bologna Fc, la parola è passata poi al mister rossoblu. Donadoni è tornato sull’importanza del passato da calciatore e su cosa significhi per lui il concetto di leader. “Ho avuto la fortuna di giocare a certi livelli e questo è stato fondamentale per acquisire grande esperienza. I grandi allenatori avuti mi hanno lasciato tutti qualcosa di importante. Leader? È lo spogliatoio che lo individua e poi un allenatore si deve adeguare a questa scelta”. Una battutta anche sul suo Bologna: “Quando sono arrivato le cose si sono subito messe per il verso giusto. Quando si interviene bisogna essere bravi a capire la situazione, ma senza stravolgere nulla. Alla fine bbiamo raggiunto l’obiettivo con lavoro e sacrificio, ma non per questo dobbiamo accontentarci. Si può e si deve fare meglio e questo finale di stagione mi è servito a capire alcune cose”. Dal calcio al basket passando al commento di Alberto Bucci: “L’allenatore deve saper ascoltare i suoi giocatori. Se con loro hai un buon colloquio, allora puoi ottenere buoni risultati. Non credo di essere stato un buon allenatore, ma credo di aver sempre ascoltato i miei giocatori”. Dalla sponda bianconera a quella biancoblu con Boniciolli e Lamma. Il coach biancoblu si è unito al pensiero di Donadoni sul (“non lo scegli tu, ma la squadra”), poi è tornato sui Playoff della sua Fortitudo e sul sogno promozione. “Siamo consapevoli di non avere il roster migliore, ma in una serie di cinque partite sono davvero poche le squadre che possono metterco realmente in difficoltà”. Restando in tema di leader, a chiudere la tavola rotonda ci ha pensato Davide Lamma. Oggi è il ds della Fortitudo, ma lo scorso anno è stato il capitano della squadra che centrava la promozione in A2.

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