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Calciomercato Bologna – Chissà se…
A lungo seguito dal Bologna, col gol di mercoledì notte Francesco Pio Esposito sembra essersi definitivamente preso l’Inter. Ma se fosse rimasto Inzaghi, sarebbe andata diversamente?

What if? Prendiamo in prestito dal basket NBA questa espressione per iniziare questa storia. Una di quelle classiche, che nascono nelle caldi estate di calciomercato e che fanno sognare i tifosi di una squadra qualsiasi. Bene, ora restringiamo il campo con 3 parole: calciomercato, Bologna, Pio Esposito. Già, quel ragazzino che sogna di essere il bomber della Nazionale e che è stato ad un passo dall’essere il miglior marcatore della scorsa Serie B.
Esposito al Bologna: verità o sogno di calciomercato?

Francesco Pio Esposito, Calciomercato Bologna (Fonte immagine: 1000 Cuori Rossoblù)
191 centimetri per 83 kilogrammi, e una voglia matta di spaccare il mondo. È questo l’identikit che Giovanni Sartori, uomo di mercato del Bologna, ha visto in Francesco Pio Esposito, che è da subito entrato nelle logiche di calciomercato dei Rossoblù. Un interesse che nasce da lontano, perché il Cobra stravedeva per il ragazzo di Castellamare già da quest’inverno, quando, dopo le prime difficoltà, si stava già cercando di correre ai ripari per l’attacco.
Un nome altisonante, che non aveva di certo fatto impazzire i tifosi Rossoblù, comprensibilmente turbati dal flop iniziale di Dallinga. Comunque, dopo qualche contatto con l’Inter, la trattativa si è arenata con la promessa di riparlarne in estate. Questo perché, come ormai tutti sappiamo, i nerazzurri, oltre a non voler bruciare Pio, avevano interessi che rispondevano al nome di Giovanni Fabbian a Casteldebole. Discorsi che, come sappiamo, sono ripartiti immediatamente al termine della stagione, con il Bologna ad interrogarsi su chi fosse meglio tra Dzeko ed Esposito, e l’Inter a preparare la finale di Champions. E proprio qui arriva il what if che abbiamo lanciato all’inizio.
Se fosse rimasto Inzaghi?

Francesco Pio Esposito (©Inter FC)
31 maggio 2025, Monaco di Baviera. Sono le 23 circa all’Allianz Arena, da pochi minuti il Paris Saint Germain, per la prima volta nella sua storia, si è laureato campione d’Europa battendo 5-1 l’Inter di Inzaghi. Già, quell’Inzaghi che, secondo quanto trapelato qualche ora più tardi, aveva accettato la ricca proposta dell’Al Hilal prima ancora che iniziasse la finale. Un po’ come era successo a Mourinho nell’anno del triplete, insomma.
Ma, tornando a concentrarci sul Bologna, riavvolgiamo un attimo il nastro. E se la proposta araba non fosse mai arrivata? Se l’Inter avesse vinto la Champions League? Siamo così sicuri che Pio Esposito, visto anche l’interesse per Yoann Bonny e Rasmus Hojlund, sarebbe rimasto centrale nel progetto nerazzurro? Beh, la risposta, a priori, sarebbe stata probabilmente no, con il Bologna in cima alla lista delle contendenti per il nazionale under 21.

Christian Chivu, allenatore dell’Inter (©Inter FC)
Poi, però, Inzaghi se ne va. L’Inter ci pensa un po’ su, ed al suo posto riporta a casa un vecchio cuore nerazzurro, Cristian Chivu. Eroe del triplete, già allenatore delle giovanili nerazzurre e, soprattutto “creatore” di Pio. Già, perchè tra Chivu ed Esposito c’è un rapporto particolare. Dall’under 14 fino alla primavera, addirittura da sotto età, l’allenatore rumeno si è sempre portato dietro l’attaccante campano, formandolo e buttandolo nella mischia senza paura alcuna. E la paura di sicuro non c’è stata quando, alla vigilia del Mondiale per Club, ha chiamato, anche se infortunato, Pio Esposito. Il risultato, beh, è sotto gli occhi di tutti: 1 gol ed 1 assist in 2 partite, un lavoro prezioso ed infaticabile per la squadra e, soprattutto, una boccata d’aria fresca per l’attacco della Nazionale.
Insomma, il Bologna si starà probabilmente mangiando le mani, ma forse, finalmente, tutt’Italia potrà tornare ad esultare.
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