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Calciomercato Bologna – Le uscite più vicine

Le operazioni in entrata verranno sbloccate solo da un saggio mercato in uscita

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Kacper Urbanski al Monza (©AC Monza)
Kacper Urbanski al Monza (©AC Monza)

Ciro Immobile ha infiammato il mercato in entrata, facendo salire a 38 il numero di tesserati per il Bologna. Un numero elevato, troppo, e a Casteldebole già lo sanno. Perciò, sarà importante lavorare bene sulle cessioni, al fine di evitare il malcontento popolare o difficoltà relative al tempo di gioco. Di calciatori che non vorrebbero giocare, non ce ne sono, lo sanno tutti. Dunque, potrebbe essere necessaria la partenza di alcuni dei vostri pupilli. Abbiamo già affrontato le trattative per El Azzouzi, ma non crediate che sia l’unico: due prodotti della Primavera potrebbero lasciare l’Emilia.

Raimondo e Pyythia in uscita

I primi due giocatori che potrebbero lasciare il Niccolò Galli sono Raimondo, corteggiato dal Frosinone, e Pyythia. Appena rientrati dal prestito, l’azzurrino e il finlandese potrebbero lasciare ancora la madrepatria, anche se la formula è ancora tutta da definire. Poi, ci sono quei giocatori per cui si attendono offerte. E, tra gli ex Primavera, troviamo Stivanello, Byar e Corazza, che ha passato l’ultima stagione a Salerno. Ma non è finita qui.

Il punto sui giocatori del Bologna in prestito: Raimondo

Antonio Raimondo (© Bologna FC 1909)

I “grandi” al rientro

Da sistemare, c’è pure El Azzouzi, per il quale si parla di un futuro francese, al quale si aggiungono Posch, reduce dal prestito a Bergamo, Sosa, Okwonkwo, Bonifazi e Urbanski. Tutti giocatori provenienti da un esperienza lontana da Casteldebole e che non hanno convinto abbastanza. Il polacco, però, potrebbe essere il primo a partire, forte dell’interesse di Samp, Valencia e PAOK. Per Jesper, invece, si è allontanato il PSV, favorendo il Genoa che ha sondato il terreno. Posch cerca squadra in Bundesliga, mentre gli altri restano incognite: sarà importante l’arte delle cessioni per accumulare il patrimonio necessario. L’obiettivo? Un mercato da big.

Fonte: il Resto del Carlino, Marcello Giordano

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