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Calciomercato Bologna – Il recap di oggi: un mercato che vive su un filo

Viaggia veloce il calciomercato a Bologna, eppure sembra come bloccato da un lucchetto che si chiama Sam Beukema: andiamo quindi a riassumere le ultime notizie di oggi.

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Calciomercato Bologna - Edin Dzeko
Calciomercato Bologna - Edin Dzeko (© 1000 Cuori Rossoblù)

Il Bologna lavora, riflette e… si interroga. Sì, perché in questo Calciomercato estivo non è solo una questione di nomi, ma di identità. In bilico tra la tentazione di cavalcare l’onda della grande stagione e la volontà di non snaturare un progetto che ha fatto innamorare i tifosi, Sartori e Di Vaio gestiscono un puzzle complesso. Un pezzo chiave si chiama Sam Beukema. E attorno a lui, tutto può cambiare.

Il nodo Beukema: restare o cedere?

Non è più un segreto: il Napoli ha messo sul piatto una proposta importante per il centrale olandese – 30 milioni più bonus – e Beukema, che sogna la Champions con continuità, sembra dire sì. Il Bologna, però, non vuole smantellare la propria ossatura difensiva: Lucumì è già in bilico, e perdere entrambi sarebbe una mezza rivoluzione. Ecco allora che prende corpo un’alternativa per il desiderio partenopeo: rinnovo fino al 2029, stipendio ritoccato a 2 milioni a stagione (al pari di Orsolini) e permanenza in Emilia almeno per un altro anno. Uno sforzo economico significativo, ma che potrebbe garantire continuità e leadership in campo.

Solo un problema: questa mossa può complicare il resto.

Con Beukema, senza Dzeko?

Già, perché trattenere Beukema vuol dire chiudere – quasi certamente – la porta a Edin Dzeko. Il “Cigno di Sarajevo” è più che tentato dalla proposta rossoblù, ma il suo ingaggio rischia di mandare fuori equilibrio l’intero monte stipendi. Il Bologna ci pensa, riflette, valuta la sostenibilità dell’operazione. Cinque milioni tra contratto e commissioni non sono pochi, soprattutto per un giocatore di 39 anni, per quanto esperto e affamato. Il fascino c’è, l’utilità anche, ma il rischio di deviare dal modello virtuoso che ha portato in alto il club è reale.

E allora? Allora spazio al Piano B. Anche se, forse, non è la definizione corretta, perché lo sappiamo: Giovanni Sartori ha sempre l’asso nella manica.

Calciomercato Bologna – si scaldano le piste giovani

Nel taccuino di Sartori spuntano nomi nuovi, ma perfettamente coerenti con la filosofia rossoblù: Kevin Carlos, attaccante 24enne del Basilea (14 gol stagionali), e Franculino, classe 2004 in forza al Midtjylland, che ha già mostrato numeri da centravanti vero (27 reti e 10 assist in due anni). Giovani, strutturati, con margini di crescita e mercato internazionale. Prospetti che piacciono – anche in Premier e Bundesliga – ma sui quali il Bologna vuole giocarsi le sue carte.

Il punto è chiaro: se salta Dzeko, si torna alla linea preferita. Che non vuol dire ridimensionarsi, anzi. Vuol dire costruire il futuro, come già accaduto con Zirkzee, Calafiori, Castro, Domínguez, e molti altri.

Bologna, calciomercato frenato dai nodi Fabbian e Pobega?

Un altro nodo è la trequarti, soprattutto se la Lazio dovesse farsi sotto seriamente per Giovanni Fabbian. Il Bologna non si farà trovare impreparato: piacciono Suslov del Verona e Colpani del Monza, entrambi capaci di dare qualità e ritmo alla manovra. Anche qui, però, il prezzo fa la differenza: la linea della società è chiara, investire sì, ma senza follie.

Sul fronte centrocampo, c’è aria di permanenza per Tommaso Pobega. Il Bologna lo rivorrebbe, e il giocatore sarebbe ben felice di rimanere agli ordini di Vincenzo Italiano. Ma i 10-12 milioni fissati dal Milan per il riscatto non convincono. L’idea dei felsinei è quella di chiudere attorno ai 7-8 milioni, magari anche con una formula creativa. I rossoneri, intenti a fare cassa e plusvalenze, potrebbero accettare. Se così fosse, il Bologna manterrebbe un elemento duttile e già integrato nel gruppo. E questo, per la futura stagione del Bologna, non è poco.

Calciomercato Bologna – equilibrio fragile, ambizione solida

In tutto questo, c’è un filo che tiene insieme le scelte di Sartori e Di Vaio: l’equilibrio. Quello dello spogliatoio, del bilancio, della progettualità. Il Bologna non vuole farsi travolgere dall’euforia né cedere alla tentazione del colpo ad effetto fine a sé stesso. Vuole restare competitivo, ambizioso, ma senza snaturarsi. E in un mercato dove le sirene sono ovunque, mantenere questa rotta è la vera sfida.

I prossimi giorni saranno decisivi, soprattutto sul fronte Beukema. E da lì, il domino potrebbe iniziare. In un senso o nell’altro.

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