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Calciomercato Bologna “Vintage” – Alberto Gilardino

Quando la classe non invecchia: l’arrivo dell’ex campione del mondo nel capoluogo emiliano, tra attese, gol pesanti e leadership silenziosa

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Alberto Gilardino (@Bologna FC 1909)
Alberto Gilardino, una sola stagione in Emilia, ma memorabile e con tanti gol a referto (@Bologna FC 1909)

Con questo episodio si chiude la rubrica Calciomercato Bologna “Vintage”, il nostro viaggio nei ricordi di trattative che hanno segnato la storia rossoblù. E per l’ultima tappa non potevamo che raccontare l’arrivo di Alberto Gilardino: un colpo elegante, carico di significato, che ha portato sotto le Due Torri uno dei centravanti più prolifici del calcio italiano.

All’epoca 30enne, campione del mondo nel 2006 e con oltre 100 gol in Serie A, Gilardino approdò a Bologna in un momento cruciale tanto per lui quanto per il club. Reduce da stagioni altalenanti tra Fiorentina e Genoa, cercava il contesto ideale per rilanciarsi. Il Bologna, da parte sua, doveva colmare il vuoto lasciato da Marco Di Vaio e garantire qualità e continuità offensiva. Le esigenze si incontrarono nel modo giusto. E nacque una storia breve, ma intensa.

Un colpo d’effetto

Il direttore generale Zanzi e l’allora presidente Guaraldi lavorarono con discrezione: Gilardino arrivò in prestito dal Genoa per 1,3 milioni di euro, con diritto di riscatto, grazie anche alla volontà del giocatore di rimettersi in gioco in una piazza seria, con un progetto credibile.

La prima volta di Gilardino con la maglia del Bologna (@Bologna FC 1909)

Gilardino con la maglia del Bologna (@Bologna FC 1909)

Il tecnico Stefano Pioli fu decisivo nella trattativa, offrendo al centravanti la certezza di un ruolo centrale, ma anche di un ambiente ideale per tornare protagonista.

L’operazione fu accolta con entusiasmo dai tifosi. Non era solo l’acquisto di un nome altisonante, ma la scelta di un uomo abituato a vincere, a lottare e a fare gol pesanti.

Diamanti e Gilardino: un’intesa da copertina a Bologna

La stagione 2012/13 vide Gilardino protagonista assoluto: segno 13 gol e fornì 4 assist. Ma ciò che rese memorabile la sua annata fu la straordinaria sintonia con Alessandro Diamanti. I due, compagni in Nazionale, si cercavano e si trovavano con naturalezza, accendendo il gioco rossoblù con giocate d’alta scuola.

Alberto Gilardino, in azione con la maglia del Bologna

Alberto Gilardino, in azione con la maglia del Bologna (Fonte immagine: Bologna FC 1909)

Gilardino non era più solo un finalizzatore: si metteva al servizio della squadra, lavorava di sponda, dava profondità e aiutava anche in fase difensiva. Fu, senza dubbio, il punto di riferimento offensivo di una squadra ben organizzata e capace di stupire.

Un solo anno, ma un ricordo indelebile

Al termine della stagione Gilardino tornò al Genoa. Nessuna frattura, nessun rimpianto: solo la consapevolezza di aver vissuto una parentesi autentica. I tifosi lo ricordano con affetto e rispetto: per la sua classe, per la sua serietà, per quel modo composto ma deciso di onorare la maglia.

Il suo arrivo rappresenta ciò che Calciomercato Bologna “Vintage” ha voluto celebrare: non solo i nomi, ma le storie. Quelle che hanno lasciato un segno. E in questo, Gilardino è stato un simbolo perfetto.

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