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Come gioca il Monza di Raffaele Palladino? Focus tecnico sulla squadra brianzola

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Fonte immagine: sito ufficiale AC Monza


Nemmeno il tempo di ragionare sul pareggio col Napoli, che è già tempo di tornare in campo per il Bologna di Thiago Motta. Il mister e la squadra rossoblù, giovedì sera ore 18:30 saranno impegnati nella difficile trasferta di Monza, contro la formazione di Raffaele Palladino. Lo scorso anno la sfida si brianzoli fu uno dei trampolini di lancio per il record di punti della formazione bolognese. Anche quest’anno per il Bologna, lo UPower Stadium del capoluogo lombardo potrebbe essere un’importante crocevia della stagione.

Monza e Palladino, continuità tecnica

Dopo l’incarico a stagione già iniziata dell’anno passato, Raffaele Palladino è stato confermato sulla panchina biancorossa anche per la seconda annata del Monza nella massima serie. Una conferma frutto dei grandi risultati della stagione scorsa. Risultati che sono arrivati principalmente grazie alle ottime prestazioni della squadra brianzola, impostata da Palladino col 3-4-2-1 di marca gasperiniana. Il tecnico napoletano d’altronde è un vero e proprio allievo dell’allenatore dell’Atalanta e applica gli stessi principi del gioco del tecnico di Grugliasco.

Attenzione agli esterni

Il Bologna dovrà porre una grande attenzione sugli esterni. Il Monza punta fortemente sugli esterni di centrocampo, che non solo solo “esterni a tutta fascia”, ma vere e proprie ali offensive, abili anche ad inserirsi per andare al gol. I due esterni collaborano in entrambe le fasi, ma se attaccati alle spalle possono andare in difficoltà. Sarà quindi fondamentale per il Bologna limitarne il raggio d’azione e controllare i loro inserimenti sul lato debole. 

Il gioco tra le linee

Uno dei motivi di maggior preoccupazione quando si fronteggia il Monza è la capacità di inserimento tra le linee e in area di rigore dei centrocampisti e delle mezze punte. La squadra di Palladino, nonostante giochi prevalentemente con un duo a centrocampo, ha sempre uno dei due mediani in proiezione offensiva. Un esempio di questa situazione tattica è il gol segnato da Roberto Gagliardini in casa della Lazio. Inoltre, un pericolo sempre vivo è la capacità delle mezze punte, ma anche del centravanti del Monza, di giocare tra le linee per creare spazio tra le maglie delle difese avversarie. Uno dei più abili in questa situazione tattica era senz’altro Gianluca Caprari, infortunatosi gravemente nei giorni scorsi. Ma le più grandi attenzioni da questo punto di vista dovranno essere poste su Andrea Colpani. Il trequartista scuola Atalanta è stato finora l’uomo più decisivo del Monza, grazie alle abilità tecniche e la capacità di attaccare e concludere in porta in diverse maniere.

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