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Corriere di Bologna – Bologna FC, il caldo cambia le abitudini dei rossoblù. L’AIC si oppone alle partite alle 16.30

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fonte immagine: Massimo Paolone/LaPresse


Il calcio ha ritrovato il campo, le partitelle con contatti fisici, contrasti. Ha ritrovato gli allenamenti collettivi, essenziali per prepararsi a giocare nuovamente, ritrovarsi con i compagni, coltivare nuovamente quei meccanismi e quelle intese di gioco messe in cantina due mesi e mezzo fa. Come scrive Alessandro Mossini sul Corriere di Bologna stamane, sarà necessaria la massima attenzione nello sforzo della ripresa degli allenamenti, visto che il finale di stagione sarà ancora più duro giacché avverrà in un periodo di tempo molto ristretto e nei mesi estivi.

Per questo motivo, il Bologna ha cambiato la sua routine giornaliera. Dopo la seduta di lunedì pomeriggio con oltre 30 gradi ed un’elevata umidità, nonostante l’inizio posticipato alle 17.15, lo staff di Sinisa Mihajlovic ha deciso ieri di spostare l’allenamento alla mattina. L’inizio alle 10 e la fine verso mezzogiorno è servito per svolgere il lavoro nelle ore meno calde della giornata. Oggi il gruppo avrà un giorno di riposo, mentre domani nuova seduta mattutina alle 10,30. All’allenamento di domani dovrebbe unirsi anche Gary Medel, che aveva saltato gli ultimi a causa di un sovraccarico muscolare.

Un orario quello mattutino inevitabile visto il caldo delle giornate ormai caratterizzate da temperature estive. Lo staff dopo le sedute di lunedì e ieri ha preferito concedere un giorno di riposo perché le gambe non girano sicuramente al 100% in questo momento e il caldo non aiuta. Il gruppo ha così tirato il fiato, ma solo dopo aver svolto il quarto giro di tamponi.

Sul tema della ripresa e del caldo, è intervenuto alla radio napoletana Radio Punto Nuovo, il rappresentante per l’AIC nella commissione medica della FIGC Walter Della Frera: “Dal mio punto di vista, senza amichevoli, uno stop prolungato potrebbe portare ad un alto rischio di infortuni”. Ed è questo il motivo per cui staff medici e atletici stanno centellinando gli sforzi negli allenamenti, ripartendo in maniera graduale.

Una questione ancora aperta da questo punto di vista è quella degli orari delle partite. Lo slot ipotizzato delle 16,30 appare proibitivo proprio a causa delle alte temperature che ci saranno in estate sui campi di A. L’AIC ha contestato questo punto, e Della Frera sempre ai microfoni di Radio Punto Nuovo ha commentato: “Nel protocollo non siamo entrati nella definizione degli orari delle gare, ma giocare ad un orario calcio, ogni tre giorni, può portare a disidratazione e altri fattori che abbassano il rendimento”.
L’orario delle partite è stato uno temi del Consiglio di Lega Serie A svoltosi ieri pomeriggio, senza tuttavia approfondire la questione dell’impossibilità di giocare alle 16,30. L’AIC vorrebbe trovare un accordo e non giocare prima delle 18.

Tra i temi che dovrà affrontare il Consiglio di Lega però ci sono anche i problemi con i broadcaster che detengono i diritti TV del campionato, a questi è stato richiesto di rispettare i termini di pagamento previsti dal contratto. Ci sono inoltre le date della ripartenza ancora da definire; la Lega preferirebbe ancora il 13 giugno, tuttavia il tutto sarà discusso nella riunione di domani, 28 maggio, alle 18.30, quando il Ministro Spadafora, il Presidenti Federale Gravina e il presidente della Lega Serie A Dal Pino si incontreranno per decidere le sorti della Serie A.

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