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Corriere di Bologna – Dall’Ara vs Franchi

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Se a Bologna il progetto dello stadio va ormai avanti da qualche anno, le voci sul nuovo stadio della Fiorentina sono nate da pochi mesi. Entrambi i proprietari vogliono riqualificare la struttura nella quale le proprie squadre giocano per aumentare i ricavi durante le partite e non solo.

A Bologna siamo molto più avanti, nonostante il newyorkese Commisso, nella migliore delle ipotesi, pensi che bastino solamente tre anni per completare il suo progetto. Qui in città, come scrive Fernando Pellerano, a meno di colpi di scena dell’ultimo minuto, lo stadio si farà con fine dei lavori prevista per il 2024. La società rossoblù sta solamente aspettando i documenti provenienti dall’Istituto del Credito Sportivo, prima di aprire la Conferenza dei Servizi decisoria e poi, dopo ulteriori 120 giorni, fare il bando per l’assegnazione dei lavori.

Nel frattempo a Casteldebole, con appunto l’iter per lo stadio praticamente ultimato, stanno avendo contatti quotidiani con la soprintendenza per discutere dello stadio temporaneo, che sorgerà nell’area del CAAB: una struttura da 17mila posti a sedere dal costo di 10-12 milioni di euro. Infine per completare il quadro delle strutture c’è il centro tecnico dove il lavori del Niccolò Galli sono praticamente conclusi.

Dall’altra parte dell’appennino, sul fronte Fiorentina, invece, gli sviluppi del club sono più arretrati sotto ogni punto di vista: sia per quanto riguarda lo stadio sia il Centro Tecnico. Dopo che la soprintendenza fiorentina non ha concesso di fare modifiche e rinnovare lo stadio Franchi, il comune si è mosso per richiedere, e ha ricevuto, il Recovery Fund da 95 milioni, per investire sul nuovo stadio, che sorgerà a Campi Bisenzio. Il nuovo Franchi però, sarà di proprietà del Comune e verrà affittato dalla Fiorentina, proprio come accade tutt’ora, sempre che a Commisso piaccia la realizzazione. Il patron viola in programma ha anche la costruzione di un Centro Tecnico da 85 milioni di euro che comprenderà 12 campi da calcio per favorirne l’utilizzo a tutte le categorie, maschili e femmnili. La fine dei lavori è prevista per settembre 2022.

Tuttavia, se a Firenze sono solo agli inizi, a Bologna si intravede la fine e quasi certamente il club di Saputo diventerà il quarto in Italia ad avere uno stadio di proprietà. La partita di domenica, quindi, non sarà solo sul campo ma anche tra due dirigenze ambiziose che vogliono tornare a sognare in grande nei prossimi campionati a venire. Prima gli investimenti sulle strutture e poi, con i ricavi maggiorati, quelli sulle rose.

Fonte: Corriere di Bologna, articolo di Fernando Pellerano

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