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Corsera – Bianchi, bomber solo – 17 Set

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Ci vorrebbe veramente poco, molto poco, una semplicissima rete per recuperare il tragitto ancora da compiere. Per Rolando è questo manca: uun benedetto gol, che poi per una punta dovrebbe essere il pane quotidiano. In fondo una punta senza gol è come, passateci la metafora, un nonno senza nipotini, cioè un grande senso di vuoto e di malinconia. Dopo 270 minuti la casellina delle segnature è ancora a 0. Desolatamente a 0. I tifosi purtroppo, alle volte giudici molto severi, ricordano chi negli ultimi anni ha calcato e segnato sul palcoscenico del Dall’Ara, incendiando la fantasia popolare, e adesso non c’è più: Baggio, Signori, Di Vaio e Gilardino. Ma il ricordo può diventare presente e anche Bianchi può entrare in quella gallery di nomi che fa esultare la curva, i distinti e la tribuna. Il gol dunque, questo manca al nostro centravanti, scrive nel suo pezzo odierno Francesca Blesio, perchè la combattività e la corsa si sono già viste sul manto erboso. Ma non basta: la rete è quella cosa  che modifica il termine punta in campione, per un tifoso. Figuriamoci poi per uno come Bianchi che arriva dopo così tanti campioni che a Bologna si sono rilanciati, magari ritrovando la Nazionale. Arrivare dopo Di Vaio e Gila, due che hanno costretto alla panchina Osvaldo e Acquafresca, e altri attaccanti di livello per il nostro campionato. Ma Rolando ha dalla sua un curriculum e la voglia di emergere che hanno fatto di lui prima un capitano del Toro e poi unìomo salvezza di Ventura, con 11 reti all’attivo. E guarda caso, domenica al Dall’Ara, arriva la sua ex squadra, contro cui è chiamato a sbloccarsi, a fare gol, per il quale mostrerebbe gesti di esultanza vera:” Per me non esultare è una presa in giro –  ha dichiarato – un gol è un gol”. Altri, in questo primo scorcio di campionato, hanno esultato (Kone, Moscardelli e Alino). Alla festa manca solo lui: è vero che di palloni giocabili gliene sono arrivati pochi e solo con la Samp è andato vicino al goal con un tacco meraviglioso, ma anche Super Marco e Gila erano nelle stesse condizioni e sono riusciti a capitalizzare quelle miserie che gli arrivavano. Ci hanno messo poco a sbloccarsi e sono entrati quasi immediatamente nei cuori dei sostenitori rossoblù, cosa che adesso è richiesta anche a Bianchi, con un gol che metta a tacere le malelingue e i detrattori dell’ultimo minuto. Lui di crucci non se ne mette, l’importante è “che lui si faccia trovare pronto all’appuntamento col gol” che prima (meglio!!) o poi arriverà. Il campionato è appena sbocciato e c’è ancora un rosario di 35 partite da sgranare, con tanti estremi difensori da “bucare”. Forza Rolando, tutta la Bologna rossoblù è con Te. E domenica facci sognare.

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