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Cosa sta cercando di dire Italiano a Ndoye e Lucumì?

Il tecnico rossoblù ha sottolineato la voglia di crescita del club, quasi a voler mandare un messaggio a chi ha tante sirene di mercato

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Vincenzo Italiano al via del primo allenamento alla seconda stagione al Bologna - Vincenzo Italiano al via del primo allenamento della sua seconda stagione al Bologna (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano (©Bologna Fc)

“Chi lascia la vecchia via per quella nuova sa cosa lascia ma non sa cosa trova” un detto, declinato in tante sue formule, che Vincenzo Italiano sembra aver voluto fare suo nel post-partita di Bologna-Virtus Verona. Tra le parole del tecnico rossoblù, le prime della nuova stagione, c’è infatti spazio anche per alcuni ragionamenti di mercato in uscita.

I messaggi di Italiano

«Non bisogna andare solo per andare, ma si deve cercare di riflettere sul dove ci si trova» una frase piuttosto esplicita quella di mister Italiano che diventa ancor più forte se abbinata a quella successiva: «Qui si lavora bene, c’è voglia di crescere, la gente ama tutti i calciatori e prima di andare via bisogna pensarci bene».  Un messaggio diretto alle tante sirene di mercato che stanno coinvolgendo i gioielli più ambiti del Bologna, Ndoye e Lucumì su tutti dopo la cessione ufficiale di Beukema al Napoli.

Parole che non hanno bisogno di grandi spiegazioni, chi deve capire ha capito sebbene sia normale essere affascinati dal canto delle sirene e spesso il loro ammaliare non permette di scegliere in maniera totalmente lucida. Più di un giocatore infatti, nella storia recente del Bologna, seppur per motivi differenti, ha lasciato la vecchia via per una nuova rivelatasi più tortuosa del previsto. Anzi, numerosi giocatori.

Dan Ndoye e Ciro Immobile impegnati nell’amichevole contro il Gotschild Jochtal

Dan Ndoye e Ciro Immobile impegnati nell’amichevole contro il Gotschild Jochtal (© Bologna FC 1909)

A Bologna si è amati e coinvolti

Il progetto rossoblù è solido e questo è il punto fermo sul quale tecnico e club insistono, confortati dai risultati. Sempre Italiano ha sottolineato come lui pretenda che tutta la sua rosa sia coinvolta perché sa che in una stagione piena di partite ravvicinate ci sarà bisogno di tutti. Un mantra quello del tecnico che ha ripetuto spesso durante lo scorso anno e che continuerà a fare suo chiedendo la guardia alta a tutti.

Chi gioca per il Bologna deve essere convinto e motivato, come lo sono Immobile e Bernardeschi: «Abbiamo parlato tanto con loro prima di portarli qui ed hanno ancora fame. Spero diano quel valore aggiunto in più ad una squadra che ha già buone basi. Sono contento di come stanno lavorando con intensità e applicazione».

Il valore aggiunto già in casa è certamente anche quello del match-winner della Coppa Italia e del difensore colombiano. In città sono amati, in squadra sanno di avere un ruolo da titolari nonostante l’ampia concorrenza e sanno anche di avere ulteriori margini di crescita che qui possono concretizzarsi in crescita vera.

Poi ognuno farà le proprie scelte, consapevolmente.

Fonte: Dario Cervellati, Corriere dello Sport-Stadio

 

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1 Commento

1 Commento

  1. Al

    21 Luglio 2025 at 9:25

    Bravo Vincenzo messaggi chiari e forti per tutti. Mi chiedo se Calafiori e Zirkzee o anche lo stesso Motta per esempio, a distanza di un anno rifarebbero le stesse scelte.

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