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Doppio impegno, che fatica! Il finale di Lecce è una lezione da cui ripartire

I rossoblù pagano con due punti un finale scarico di testa ed energie, la prima settimana di doppio impegno non porta i risultati sperati ma Italiano sa come ripartire

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Vincenzo Italiano parla dopo Aston Villa-Bologna
Vincenzo Italiano (©Damiano Fiorentini)

Sembravano essere tre punti già conquistati ma al Via del Mare non si può mai star tranquilli. Successe con il rigore di Piccoli al 100esimo minuto (1-1) e si è ripetuto quest’anno con l’incornata di Camarda per il 2-2 tra Lecce e Bologna. Il terzo pareggio di fila per i rossoblù in terra salentina, ma quello di ieri fa ancora più male.

Capacità di reazione

I ragazzi di Vincenzo Italiano hanno dominato la gara per circa ottanta minuti, dopo esser passati in svantaggio per 1-0 al 13esimo minuto il rigore di Orsolini prima e la rete di Odgaard poi avevano incanalato il match sui binari giusti. Sono state nove le occasioni da gol per i felsinei contro le cinque dei salentini arrivate quasi tutte sul finale di gara.

Un finale in calo

«Siamo calati fisicamente – dice Italiano – quando sono entrati Endri e Banda, particolarmente veloci, ci siamo ritrovati con Holm e Miranda molto stanchi». Per il terzino ex Fiorentina una gara solida al rientro dai problemi fisici che lo avevano estromesso dalle prime settimane di campionato, ma sul finale la sostituzione con De Silvestri è stata inevitabile: «Ho messo mero sulla linea dei difensori e siamo passati a cinque, ma la loro velocità ci ha messo i difficoltà». A pagare pegno è il Bologna tutto, ma l’uomo più sulle gambe di tutto è apparso proprio Miranda. Il terzino spagnolo sta dietro Camarda quando il classe 2008 lo anticipa e stacca di testa per il gol del pareggio al 94esimo minuto. Il 33 era lì ma senza testa e gambe, in generale una prestazione poco brillante, non la prima in questa prima parte di campionato in cui non si è ancora visto il giocatore della scorsa seconda metà di stagione.

Juan Miranda (© Bologna FC 1909)

Juan Miranda (© Bologna FC 1909)

Energie da gestire

«Questo è il primo incrocio giovedì/domenica e in coppa si fatica tantissimo, siamo ai livelli della Champions. Dovremmo abituarci è inevitabile. Fra qualche giorno a Friburgo spenderemo ancora molto, lo sappiamo. Per questo è importante che tutti i giocatori siano coinvolti. Bisogna anche sapere che almeno in queste fasi iniziali qualcosa lo lasceremo per strada». Un ragionamento chiaro e lineare quello di Vincenzo Italiano, nessuna scusa ma solamente una presa di coscienza. In estate è stata costruita appositamente una rosa lunga alla quale al momento sta mancando tanto anche Ciro Immobile. Ieri c’è stato l’esordio da titolare di Rowe, la prima stagionale di Holm e un centrocampo privo dell’instancabile Freuler che qualche volta dovrà pur riposare. 

Emil Holm di nuovo a disposizione di mister Italiano e del Bologna

Emil Holm  (©Bologna FC 1909)

«Dovremo lavorare per migliorare le situazioni che non vanno bene, ma voglio anche farlo sugli aspetti positivi che sono arrivati da questa partita. Non abbiamo abbandonato lo spirito di un anno fa, ma abbiamo cambiato tanto: l’obiettivo è quello di avere più pallino del gioco in mano, stare più tempo nella metà campo avversaria, sbagliare meno, essere più qualitativi, palleggiare di più. Lavoreremo su questo». Due punti persi a Lecce, come l’anno scorso (0-0) e quello ancora prima (1-1) ma una lezione importante dalla quale ripartite per trovare energie fisiche e mentali in funzione del doppio impegno tra Europa e Campionato. 

Fonte: Corriere di Bologna

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