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Bologna

Editoriale – Fratelli d’Italia – 10 set

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Comincia bene l’avventura sulla panchina azzurra di Antonio Conte. Certo la Norvegia non era un avversario temibilissimo, ma la bella prestazione messa in campo dall’Italia fa ben sperare per il futuro. La vittoria contro la Norvegia è arrivata inoltre dopo un’altra ottima partita disputata sabato contro l’Olanda, in amichevole. Si trattava dell’esordio sulla panchina della Nazionale per l’ex allenatore della Juventus. 2-0 è scacciato il tabù che vedeva perdere la partita di esordio da parte del nuovo commissario tecnico: non accadeva da 16 anni con Dino Zoff.

Come definire questa Italia? Con le parole che lo stesso Conte ha dichiarato in conferenza stampa: umile, orgogliosa e cattiva. Questi tre aggettivi sono la ricetta per cercare di tornare grandi. Non dimentichiamoci da dove arriviamo: due mondiali che definirli flop è un eufemismo. In mezzo c’è stata anche la finale europea persa con la Spagna, è vero, ma negli occhi e nella mente di tutti rimane ancora la sconfitta contro Costa Rica di quest’anno, e se andiamo di quattro anni indietro il pareggio con la Nuova Zelanda. Incubi. Quello che gli italiani chiedono a Conte non è tanto di vincere subito l’Europeo ( se succede tanto di cappello) , ma almeno di allestire una Nazionale competitiva, in grado di giocarsela con tutti, in grado di dimostrare che sul petto abbiamo 4 stelle non per caso.

La strada intrapresa pare quella giusta. In queste due partite abbiamo visto una Squadra con la S maiuscola. Si è visto lo spirito combattivo che Conte sa trasmettere ai suoi giocatori, si è vista un’idea di gioco. Ma per arrivare a questo ci è voluto tanto lavoro, come hanno ammesso gli stessi azzurri. Tutti i giocatori che sono stati intervistati, esclusi quelli che hanno già avuto Conte alla Juventus, sono rimasti sorpresi dal lavoro che si svolge durante gli allenamenti. Dalla cura dei dettagli, di ogni minimo particolare. In pochi giorni il tecnico leccese è riuscito a dare un’impronta alla sua Nazionale, per fortuna aggiungo io. A 4 milioni di motivi per far sì che questa Italia torni ad essere vincente. Forse Tavecchio una scelta giusta l’ha fatta. Ma non affrettiamoci ad emettere sentenze.

Per il momento godiamoci questa Nazionale che finalmente ha riproposto come coppia d’attacco due giovani promettenti. Immobile e Zaza. Molti prima della partita di sabato contro l’Olanda, avranno pensato Zaza chi?? Ed è proprio questo il problema del calcio italiano: abbiamo paura di lanciare i giovani. Le nostre squadre preferiscono pescare in Sud America. Infatti sia Zaza sia Immobile erano di proprietà della Juventus, che ha avuto la brillante idea di lasciarli partire. Immobile è scappato in Germania al Borussia, mentre Zaza è diventato tutto del Sassuolo. Così il prossimo anno se il club bianconero vorrà riacquistarlo dovrà sborsare almeno 15 milioni di euro, per la gioia del patron neroverde Squinzi.

E vogliamo parlare di Giaccherini e Florenzi? 90 minuti di corsa e spirito di sacrificio. Sarebbe bastato questo per arrivare un po’ più lontano ai Mondiali e rendere gli italiani orgogliosi di questa Nazionale. Ora è arrivato il momento di ripensare al campionato, con la speranza di vedere qualche giovane ITALIANO in più in campo.

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