ESCLUSIVA – Intervista a Lykogiannis: «Questo Bologna brilla tantissimo»
Charalampos Lykogiannis ha parlato ai microfoni di 1000 Cuori: ecco la nostra intervista esclusiva all’amato terzino rossoblù
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“Colui che brilla di gioia”: nessun nome poteva essere più azzeccato per Charalampos Lykogiannis, terzino sinistro del Bologna che ormai da quattro stagioni indossa la maglia rossoblù (per un totale di 83 presenze, 4 gol e 8 assist tra tutte le competizioni). E in effetti Lyko (come viene affettuosamente soprannominato dai tifosi bolognesi) si presenta davanti alle nostre telecamere con il tipico sorriso e il carattere solare che tanto lo caratterizzano. Il giocatore greco, amatissimo a Bologna, ci ha parlato dell’ottimo momento della squadra, del rapporto con Vincenzo Italiano e degli obiettivi futuri, senza dimenticare gli storici risultati ottenuti negli ultimi anni.
Charalampos Lykogiannis sul momento del Bologna e sul proprio rendimento: «Mi sento molto bene e sto continuando a crescere e a imparare. Italiano? Il miglior allenatore della mia carriera»
Ti senti rispecchiato dal tuo nome? Come preferisci essere chiamato?
«Preferisco Lyko perché quando sono arrivato in Italia, già dai tempi di Cagliari, nessuno riusciva a chiamarmi con il mio nome, so che per voi è molto lungo. In Grecia mi chiamano Babis, che sarebbe il diminutivo di Charalampos, però per voi in Italia è più facile Lyko quindi va bene così. Tra l’altro significa “lupo” in greco».
Anche questo Bologna adesso brilla di gioia?
«Brilla tantissimo, stiamo facendo un ottimo campionato. All’inizio non siamo partiti molto bene, soprattutto nelle trasferte contro Roma e Milan, però adesso stiamo alla grande. Bisogna continuare così e pensare partita dopo partita. Contro il Napoli abbiamo fatto una partita strepitosa, il pubblico ci è servito tanto per poter vincere contro i Campioni d’Italia. Gli infortuni purtroppo fanno parte del gioco, mi dispiace tantissimo per i ragazzi che si sono fatti male. Dall’altra parte sono contentissimo per l’esordio di Pessina, proprio l’altro giorno ne stavo parlando con lui e gli ho detto “Quanto è bello esordire in Serie A a 17 anni?”».
Che giocatore è Lykogiannis oggi? Ti senti cambiato rispetto a quando sei arrivato a Bologna nel 2022?
«Sicuramente da quando sono arrivato ho imparato tantissimo. Più passano gli anni e più penso che posso dare ancora tanto, anche perché ho 32 anni. Mi sento molto bene anche se ogni giorno si può migliorare, su qualsiasi cosa. Se dovessi pensare a un momento di svolta nella mia carriera direi che da quando è arrivato Italiano gioco di più. Prima con Motta non giocavo tantissimo ma appena arrivato il mister mi ha dato subito fiducia e mi ha fatto crescere tantissimo. Penso che Italiano sia il miglior allenatore della mia carriera, fa crescere tutti i ragazzi e ti fa sentire vivo durante la partita».
La nostra redazione (Pietro, Elisa, Alessia e Ilaria) con Lyko (©1000cuorirossoblù)
Dalla Champions all’Europa League, passando per la vittoria della Coppa Italia: «Sono stati momenti indimenticabili»
Un altro momento clou è stata la vittoria della Coppa Italia lo scorso anno.
«È stato un momento indimenticabile. Anche a parlarne mi vengono i brividi: come è arrivata, come siamo arrivati là, è stato veramente un viaggio bellissimo. Mi ero stampato le foto della Coppa Italia da tenere in casa mia e da vedere appena sveglio (ride, ndr). L’avevo appesa dopo la vittoria con l’Empoli, così da avere ben chiaro l’obiettivo finale».
Pariamo della partecipazione in Champions League. Tra l’altro, hai contribuito servendo l’assist a Lucumí per il primo gol del Bologna nella competizione.
«Ho solo un tatuaggio, che mi sono fatto dopo la qualificazione in Champions: è stato un anno devastante e all’epoca avevo dichiarato che se fossimo arrivati in Champions mi sarei fatto un tatuaggio e mi sarei fatto i capelli rossoblù. Me li sono fatti davvero, se dico una cosa la faccio. Tornando alla partecipazione, è stata un’esperienza bellissima: avevo già giocato in Champions ai tempi dell’Olympiacos ma esordire con la maglia del Bologna e sentire quell’inno è stata un’emozione incredibile, da pelle d’oca».
Quest’anno invece come vedi la squadra in Europa League?
«Molto bene. Adesso la prossima partita è contro il Salisburgo in casa e dobbiamo prepararla bene. Non esistono gare facili, sono tutte difficili e il nostro obiettivo è arrivare più a lungo possibile. L’avversario più difficile che abbiamo affrontato finora? L’Aston Villa. Il livello è altissimo ma siamo sulla strada giusta».
Sul rapporto con i compagni di squadra: «Siamo un gruppo bellissimo, una vera famiglia»
Com’è il rapporto con il tuo compagno di reparto Miranda?
«Bellissimo, abbiamo un ottimo rapporto. Stiamo molto bene entrambi, chi gioca deve sempre dare il massimo, questo tipo di competizione fa bene. Juan è un ottimo calciatore, con un piede ben educato, mi trovo molto bene con lui».
E in generale?
«Penso che da fuori sia evidente la bella atmosfera che si respira in spogliatoio. Siamo una famiglia, come ho già detto ai ragazzi in tutta la mia carriera non ho mai trovato un gruppo così bello. Non è facile fare gruppo, anche perché siamo tanti stranieri. Invece siamo molto uniti, sia in allenamento che prima, durante e dopo la partita».
Lykogiannis durante un’azione di gioco (©Damiano Fiorentini)
Lykogiannis sugli obiettivi futuri della squadra: «Arriveranno tante gare, pensiamo a fare bene partita dopo partita»
Dove possiamo aspettarci il Bologna a fine anno?
«Adesso buttiamo anche un occhio alla classifica ma in realtà quello su cui siamo più concentrati è affrontare una partita alla volta, anche perché ne arriveranno tante. Anche questo mese ne abbiamo fatte sette. Vogliamo fare bene gara dopo gara e cercare di arrivare più in alto possibile. Possibilmente più in alto dell’anno precedente, anche se rimango con i piedi per terra (ride, ndr)».
Se dovessi descrivere quest’anno con una canzone tra Poetica, 50 Special e L’anno che verrà quale sceglieresti?
«L’anno che verrà. Mi auguro che anche quest’anno sia fantastico come le stagioni trascorse e che la squadra possa gettare le basi per l’anno prossimo».
Lyko con la maglia di 1000 Cuori (©1000cuorirossoblù)
Ma le nostre chiacchiere con Lykogiannis non sono finite qui. Dismesse le vesti più ufficiali dell’intervista “canonica”, siamo passati ad alcuni “giochi” a cui quello che ormai è il nostro terzino preferito ha risposto con disponibilità ed ironia:
- Quanto è “bolognese” Charalampos Lykogiannis?
- Raffica di domande generali per conoscere meglio Charalampos
- Il gioco della piramide (che alla fine forse ha assunto altra forma geometrica…)
Di Elisa Fiorini, Alessia Lelli, Ilaria Matteuzzi e Pietro Selvi.
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