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C’era una volta… La Coppa UEFA
La storia dell’Europa League passa anche per la Coppa UEFA

Dopo una prima puntata all’insegna di un calcio “antico”, con il focus sulla Coppa delle Fiere, torniamo a parlare delle fasi storiche che hanno portato alla nascita dell’Europa League e alla sua conformazione come la conosciamo. Oggi, si parla di Coppa UEFA: il primo, vero, costrutto sportivo riconducibile al trofeo che il Bologna giocherà a partire da settembre.
Dal commercio al futbol
Nata, come una fenice, dalle ceneri di un sua simile, la Coppa UEFA ha fin da subito rivoluzionato il panorama calcistico mondiale. Con sessantaquattro partecipanti, il trofeo vantava un turno in più rispetto alla Champions e, soprattutto, l’iconica finale andata e ritorno. Il numero di club per paese era assegnato d’ufficio a seconda della potenza dei campionati: il tetto massimo era di quattro squadre, a disposizione di Italia, Inghilterra e Germania Ovest.

Europa League (© depositphotos)
Questo sistema resistette per le prime stagioni, ma si sentiva il bisogno di un criterio oggettivo per decretare le qualificate. Così, dal 1979, con l’introduzione del Coefficiente UEFA, cambiò tutto: da terza competizione europea, iniziò a guadagnare la fama e il prestigio che tutti noi conosciamo.
Una Coppa italiana
Se, per vedersi riconosciuto a livello mediatico, dovrà aspettare ancora qualche stagione, il trofeo, anche grazie al rinnovato strumento del coefficiente, sarà sempre amatissimo dalle italiane. Tra il 1989 e il ’99, ben otto edizioni furono infatti vinte da club azzurri. Addirittura, in ben quattro circostanze, la finale è stata un derby dello Stivale. Insomma, se il trofeo è tanto apprezzato da noi, ora sapete il motivo.

L’apice della stagione 2023/2024 dell’Atalanta: la vittoria dell’Europa League è una costante tutta italiana (© Atalanta BC)
Un dominio interrotto
Alla fine del dominio italiano, nel 1999, arrivò la svolta. Con l’allargamento della Champions, infatti, la Coppa delle Coppe esalò il suo ultimo respiro, lasciando campo libero all’attuale Europa League. Passando da 64 a 96 squadre, per evitare perdite economiche e di visibilità, la competizione visse il suo momento più glorioso nei primi anni duemila. Dal 2004, nacquero i preliminari, che permisero una parziale scrematura delle partecipanti, e la formula resistette fino al 2009. Poi, nacque l’Europa League.
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