Freuler operato: ecco i tempi di recupero. Supercoppa a rischio (Stadio)

Il centrocampista svizzero del Bologna, Remo Freuler, dopo la diagnosi di frattura della clavicola si è sottoposto immediatemente ad una operazione. Alla Casa di Cura Toniolo, il professor Zaffagnini considerato il caso non ha perso i tempi e ha mandato Remo subito sotto i ferri.

E, a proposito di ferri, per ridurre il danno della frattura alla clavicola di Remo Freuler è stata impiantata una piastra di 15 centimetri con le viti. Un sistema utile a ricomporre e tenere unite le ossa fratturata. Ma quel che conta è che ora per il centrocampista elvetico comincerà la lunga fase riabilitativa e non sarà facile.

Freuler, Supercoppa a rischio

I medici ritengono che l’infortunio sia tale da richiedere a partire da ieri, giorno dell’operazione, almeno 45 giorni per essere a disposizione. Nel caso peggiore 60 giorni, ovvero due mesi. Molto dipenderà dalla capacità di recupero individuale del centrocampista svizzero.

Dopo qualche giorno di convalescenza, il centrocampista comincerà la fase di riabilitazione. E da lì medici e preparatori cominceranno a capire in quanto effettivamente Freuler riuscirà a recuperare da questo brutto infortunio.

Di sicuro, Remo salterà 9 gare tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Nove gare che, da calendario, porteranno il Bologna a giocare fino a metà dicembre senza il perno della sua mediana. Questo significa che, a seconda dei tempi di recupero che verranno valutati in corso d’opera, lo svizzero potrebbe anche saltare la Supercoppa Italiana, la cui semifinale contro l’Inter è prevista per il 19 dicembre in Arabia Saudita.

L’importanza di Freuler nel Bologna

Remo Freuler è il perno del centrocampo del Bologna, quello a cui Vincenzo Italiano non rinuncia mai se non per infortunio o estrema necessità di riposo. Lo svizzero è l’uomo più importante di questo Bologna, tanto che già in queste settimane ha superato i 1000 minuti in campo durante l’annata.

Numeri ed utilizzo che non comprendono poi l’impiego in Nazionale, in cui è altrettanto imprescindibile. Ecco perché col Torino aveva osservato un turno di riposo subentrando solo nel finale e col Parma era partito dall’inizio.

Questione di rotazioni. Eppure la sfortuna ha voluto giocare un brutto scherzo al tecnico rossoblù e a tutta la squadra che ora deve rimboccarsi le maniche. Senza il suo perno a centrocampo, a qualcuno verranno chiesti gli straordinari; alla squadra verrà chiesta ancora maggiore concentrazione.

Fonte: Dario Cervellati, Stadio

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