Calciomercato Bologna – Cosa comporta il nodo Fabbian?

Quando Marco Di Vaio ha portato Giovanni Fabbian sotto le Due Torri due anni fa, l’operazione sembrava una di quelle in cui il Bologna avrebbe potuto costruire valore tecnico e patrimoniale. Ma in realtà, l’Inter sembra mantenere il controllo sul futuro del giocatore, con una clausola di recompra fissata a 12 milioni. Tradotto: la decisione è in mano ai nerazzurri, mentre il Bologna non resta solo a guardare.

Perché si tratta di un’attesa che pesa. Perché Fabbian — autore di una stagione in crescendo e sempre più inserito nel contesto tattico rossoblù — è oggi molto più di un semplice under di talento. È un potenziale titolare, una pedina jolly, una scelta per il futuro del Bologna.

Giovanni Fabbian: il blocco sul mercato e i nomi sul taccuino

Questa incertezza, però, sta rallentando anche le strategie di mercato del Bologna. Il ruolo del trequartista è ancora sospeso proprio perché tutto gira intorno alla decisione dell’Inter. Se Fabbian resta, può fare il titolare, ma se parte allora Sartori dovrà intervenire rapidamente con un sostituto all’altezza.

I nomi sul taccuino restano quelli già segnalati: Kristian Thorstvedt, Tomáš Suslov, ma anche i profili emergenti di Jacopo Fazzini (Empoli) e Gaetano Oristanio (Venezia). Tutti giocatori con caratteristiche differenti, ma in grado di portare dinamismo e qualità nella zona centrale del campo.

Giovanni Fabbian a Bologna: anche una questione di identità?

Trattenere Fabbian — o perlomeno evitare che venga perso a una cifra “modesta” rispetto al suo potenziale — rappresenterebbe un salto di qualità anche simbolico. Ma con la clausola di recompra in mano all’Inter, i prospetti rossoblù si fanno più complicati.

Infatti, se il club nerazzurro dovesse decidere di richiamarlo o monetizzarlo altrove, il Bologna dovrà essere rapido e chirurgico. Perché il ruolo del trequartista, in uno scacchiere tattico dove l’equilibrio tra centrocampo e attacco è vitale, non può essere lasciato al caso.

L’estate è appena iniziata, ma il bivio è già qui. E passa da Giovanni Fabbian.

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