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Bologna

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Il vento non soffia a favore del Bologna ad una settimana dall’emblematico crocevia di bassissima classifica con il Sassuolo al Giglio di Reggio Emilia. Il probabile debutto stagionale di Stojanovic tra i pali della porta emiliana subisce un brusco e forzato stop a causa del serio infortunio occorso durante una sessione di allenamento. Frattura del terzo metacarpo della mano sinistra alias un mese abbondante ai box. Male, malissimo. Fiducia necessariamente rinnovata al discutibile Curci con Fede Agliardi ripescato dagli inferi del dimenticatoio per riappropriarsi della maglia numero dodici. Se il pimpante Cristaldo si conferma l’elemento più in forma del reparto offensivo a disposizione di Pioli continua l’agonia psico-tecnica di Rolly Bianchi. A secco nell’amichevole in famiglia con la Primavera di Leo Colucci (schierato nella formazione giovanile), insidiato nelle gerarchie offensive da Acquafresca. Emblematica la situazione della punta ex Cagliari, epurato estivo di lusso della gestione Pioli ora nuovamente di moda causa forza maggiore. Rapporti umani minimi tra l’italo-polacco ed il Mister parmense, l’encomiabile professionalità del ragazzo evita l’esplosione di un bubbone sotto gli occhi di tutti. Laxalt guadagna meritatamente la maglia da titolare sulla sinistra della linea mediana in una settimana condizionata dalle convocazioni dei Nazionali griffati di rosso e blu. Storia antica, orgoglio a parte, la chiamata alle armi nelle rispettive selezioni statali per una compagine attanagliata dalle problematiche serie come il Bologna è una pippa colossale. Allenamenti inevitabilmente a ranghi ridotti, surplus di dispendio fisico, mentale, logistico per i player bolognesi in giro per il globo. Yaisien a parte, a segno con la Francia under 20 nel favorevole 3-2 con i pari età danesi, serate anonime per il resto della ciurma. Diamanti disputa settantasette minuti in maglia azzurra da titolare senza particolari lampi. Il capitano non attraversa di certo un buon momento ed i colleghi di ruolo nelle valutazioni prandelliane godono di ritrovata vitalità. Cerci, Cassano e perché no Totti, in campionato tutti meglio di Alino. In Grecia-Slovacchia Lazaros in campo per oltre un tempo, panchina per Kone. Mistero Cech erroneamente dato per convocato in rappresentativa nazionale dal sito del Bologna. Derby felsineo in Svezia-Austria (2-1), Antonsson e Garics giocano novanta minuti nella partita vinta dagli scandinavi con rete di Ibra. Uno scampolo di gara per Krhin (nove minuti nel finale contro la Norvegia), panca per Perez nella sconfitta dell’Uruguay in Ecuador (1-0) che rimanda il pass per Rio 2014 della selezione celeste nelle sorti dello spareggio con la Giordania.

 

Mattia Grandi

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