Il Bologna di Italiano: il segreto è l’attacco

Il Bologna di Vincenzo Italiano sta sempre di più acquisendo una propria identità e solidità. Rispetto a quello della scorsa stagione è un Bologna totalmente diverso e la ragione di questo cambiamento sta nella diversa visione di gioco di Italiano rispetto a quella di Motta. Il Bologna di Motta si distingueva soprattutto per il reparto difensivo e infatti, fino alla penultima gara di Serie A, il Bologna ha avuto la miglior difesa del campionato seconda solo all’Inter. Ha poi concluso in terza posizione dopo gli incontri con Juventus e Genoa in cui ha incassato 5 reti.  Il Bologna di Italiano è invece incentrato sull’attacco: si avanza di più rischiando inevitabilmente dietro. A parità di giornate i gol subiti sono 26 contro i 18 della scorsa stagione, mentre i gol segnati sono 32 contro 23.

L’emblema dell’attacco rossoblù: il numero 9 Santiago Castro

L’attacco è quindi il segreto del Bologna di quest’anno e Santiago Castro ne è l’emblema. Nella partita contro il Monza, Castro ha trovato il sesto gol in serie A, ed era dal 1982 che un rossoblù non segnava più di 5 gol in campionato prima del 21esimo anno di età, allora toccò a Roberto Mancini. Castro si sta dimostrando sempre di più un numero nove vero e lo ha riconosciuto anche l’ex rossoblù Joshua Zirkzee che sotto l’ultimo post di Instagram di Castro ha commentato: “9”.

Un numero che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni, parla da solo. Castro ha ereditato la maglia numero 9 proprio da Zirkzee, un numero speciale che a Bologna è stato indossato da giocatori importantissimi come Nielsen, Nervo e Di Vaio. Santi ha preso la maglia come una grande responsabilità e sta dimostrando di esserne all’altezza. Non solo per i gol segnati, ma anche per gli assist: dall’inizio del campionato a oggi Santi ne ha fatti ben 7, gli stessi che Zirkzee ha fatto in tutto il campionato l’anno scorso.

Santiago Castro (© Bologna FC 1909)

Odgaard e Orsolini: la rivelazione e la conferma

Oltre a Castro, il Bologna di Italiano può contare su altri uomini fondamentali. La rivelazione di quest’anno è sicuramente Odgaard, nel nuovo ruolo di trequartista datogli da Italiano. Il danese è il perfetto raccordo tra centrocampo e attacco e inoltre trova la porta con facilità. Dall’inizio del campionato infatti, Odgaard ha già segnato 4 gol e fornito 3 assist. Orsolini è poi la conferma, l’uomo che dà continuità al Bologna nonostante i momenti altalenanti.

Il numero 7 rossoblù è l’unico giocatore, insieme a Lookman e a Lukaku, ad aver partecipato ad almeno 10 gol negli ultimi 3 anni.  Orsolini è così, ha giornate sì e giornate no. A inizio partita può anche far arrabbiare e far mettere le mani nei capelli, ma alla fine, trova sempre il modo di farsi perdonare. Lo ha detto anche Italiano dopo il match contro il Monza: «Non mi aveva fatto impazzire nel primo quarto d’ora, poi è migliorato. Non possiamo essere superficiali nemmeno all’inizio. Orso mi sorprende sempre per simpatia e porta unione nello spogliatoio, è un grande giocatore».

Fonte: Repubblica

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook