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il Genoa di Mandorlini-23 febbraio

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PROSSIMI AVVERSARI DEL BOLOGNA FC 1909

GENOA

Bologna che ancora non vede la luce dal tunnel nel quale si è improvvisamente trovato dopo un buon inizio di Girone di Ritorno (7 punti nelle prime 3 gare), 4°sconfitta di fila maturata nonostante una prova dignitosa all’altezza dell’Inter ma, come spesso in questa stagione, inconcludente. Risultato nuovamente condizionato dall’arbitraggio, sul banco degli imputatati ancora Mazzoleni che, dopo aver clamorosamente penalizzato i Rossoblu a Roma contro la Lazio, non decreta un rigore a favore degli uomini di Donadoni (calcione di Eder, che nemmeno sfiora il pallone, a Dzemaili che stazionava sulla linea dell’area di rigore, ignorato sullo 0-0) che poteva influire sull’andamento della partita. Altra sconfitta ed ennesimo colpo basso subito da un gruppo che avrebbe necessità, emergenza, di racimolare punti sia per la classifica (che ha importanza particolarmente per quello che concerne la ripartizione dei premi della Lega Serie A) ma specialmente per riacquisire fiducia nei propri mezzi, convinzione e serenità. Il prossimo impegno vede i Rossoblu impegnati sul campo del derelitto Genoa, domenica ore 15:00. Genoa che dopo l’umiliante sconfitta di Pescara (la prima sul campo per gli abruzzesi) per 5-0 ha esonerato il tecnico croato Ivan Juric, al suo posto chiamato Andrea Mandorlini. L’ex tecnico del Mantova aveva svolto un buon lavoro fino in autunno ma si è improvvisamente disfatto negli ultimi mesi. Venticinque punti e 16° posto in classifica per il “Grifone”, nelle 12 gare disputate al “Ferraris” 4 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. La squadra ligure sta vivendo un momento delicatissimo, ha raccolto due miseri punti in dieci gare, compreso un impegno di Coppa Italia, 11 gol realizzati e 27 subiti, numeri impietosi che hanno condannato l’ex tecnico del Crotone. Come accade in queste situazioni sarebbe ingrato attribuire la colpa esclusivamente a Juric. Le pessime prestazioni sono da ricercare anche nella gestione della rosa, con il mercato invernale ( bottino ricco nelle casse della Società, 18 milioni per la cessione di Pavoletti, 8 milioni per Rincon pagabili in tre esercizi) che ha certamente influito in negativo, i gioielli di casa sono stati messi in condizione dalla dirigenza di partire: Rincon (Juventus), Pavoletti (Napoli) ed Ocampos (Milan) su tutti, ai quali si sarebbe probabilmente aggiunto anche il portiere Perin (se non si fosse infortunato). Hanno lasciato Genova anche Fiamozzi, al Frosinone, Gakpe, al Chievo, e Cissokho all’Angers in Francia. Partenze rimpiazzate con cavalli di ritorno e giocatori a fine carriera (Palladino, Rubinho, Pinilla), per non parlare degli infortunati che non hanno avuto sostituti all’altezza. I valorosi Cataldi (ceduto dalla Lazio a titolo temporaneo fino a Giugno 2017) e Hiljemark (in prestito con obbligo di riscatto dal Palermo) ancora faticano ad inserirsi mentre i giovani promettenti Beghetto ( classe ’94 dalla Spal, ex Este) e Morosini (’95 dal Brescia) non hanno tuttora esordito. L’ex QPR Taarabt (’89) è la solita mina vagante, dotato di grande talento ma incostante, in cerca della migliore condizione fisica dopo l’infelice esperienza col Benfica.Una situazione, quella societaria, che ha influito anche sulla lucidità professionale di Juric: i cambi visti nell’ultima partita contro il Pescara ne sono un esempio. Il “Grifone” ha giocato, come solito, con i 3 difensori ( Izzo- Burdisso- Orban davanti all’ex portiere eugubino Lamanna), 4 in mediana (Lazovic a dx, Laxalt a sx, Hiljemark e Cataldi in mezzo), con Rigoni vertice alto del triangolo centrale di centrocampo a fungere da trequartista e Palladino a supporto della promettente punta Simeone (capocannoniere della squadra con 10 reti). Mentalmente scossi dall’autorete di Orban dopo pochi minuti, i liguri sono andati nel pallone, giocatori e soprattutto Juric, come detto, molto opinabile la sostituzione di Hjliemark dopo 30 minuti, che non solo ha aperto praterie per i già scatenati attaccanti pescaresi ma, di fatto, sa anche di bocciatura del mercato di Preziosi. Una squadra che non ha avuto reazione, un minimo acuto. Tocca ora all’ex tecnico del Bologna ( che ha sottoscritto un contratto con scadenza Giugno 2018, e che non porterà con sé il suo vice Nicolini, anche lui un ex centrocampista del Bologna nella metà anni ’80, troppo legato alla Sampdoria), risollevare le sorti di una squadra che è parsa allo sbando, svuotata, di certo l’allenatore romagnolo cercherà nell’immediato di lavorare sulla testa dei giocatori, cercando successivamente di imporre il suo credo calcistico, portando accorgimenti tattici basati soprattutto su una difesa a 4, come è nel suo stile. L’ex tecnico del Verona non è escluso che provi ad utilizzare il 4-3-3, modulo tattico che ha adoperato parecchio e che ha studiato a lungo, considerando che in rosa ci sono giocatori con le caratteristiche adeguate.

 

MARCO MAGLI

 

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