Bologna FC
Il peso delle parole
Ad aprile, queste le parole di Sam Beukema: «Non sarebbe un problema giocare a Bologna fino a fine carriera». Ora i piani sembrano essere cambiati.

Corrono veloci le notizie di mercato e insieme ai rumors, circolano tempestive le dichiarazioni dei diretti interessati. Frasi che in un primo momento tranquillizzano, poi preoccupano, si contraddicono: confondono. In questo caso, le parole che hanno dapprima allietato gli animi del popolo rossoblù e poi lo hanno scosso come un vero e proprio terremoto, sono uscite dalla bocca di Sam Beukema.
L’olandese arrivato a Bologna nel 2023, è diventato in breve tempo un simbolo della squadra felsinea. Leader dentro e fuori dal campo, lo “Zio Sam” si è dimostrato da subito non solo un professionista, ma si è distinto nel suo lato più “umano”. Un ragazzo solare, umile, in grado di masticare fin dal suo arrivo grazie alla mamma che per dieci anni ha vissuto a Riccione. In due anni al Bologna, l’olandese ha giocato la Champions League, ha vinto la Coppa Italia e ha conquistato la qualificazione all’Europa League. Tutto questo però, potrebbe non essere più abbastanza per lui.
Sam Beukema: promessa d’amore…
Al termine del campionato, una volta portata a casa la terza Coppa Italia nella storia del Bologna, Sam Beukema è stato intervistato da Sportweek. «La vittoria della Coppa Italia non chiude un cerchio ma lo apre. Siamo in anticipo sui tempi, possiamo arrivare ancora più in alto. È solo l’inizio» ha detto l’olandese. Queste parole, e soprattutto quel “è solo l’inizio”, hanno tranquillizzato i tifosi rossoblù, già preoccupati della possibile partenza del centrale una volta finita la stagione. Parole che del resto, sono suonate anche come una conferma di quanto detto a inizio aprile: «Ora il Dall’Ara è come se fosse la mia seconda casa. Quando sono arrivato ho sentito subito questa sensazione. Non sarebbe un problema per me giocare qui fino a fine carriera».
…o semplice illusione?
Tornato in Olanda per le vacanze post campionato, Beukema è stato intervistato da Espn e le sue dichiarazioni hanno costruito una realtà ben diversa da quella raccontata ai media italiani. «Vedremo se arriverà qualcosa di veramente buono perché anche io ho le mie ambizioni personali. Se quel treno arriverà potrei saltarci sopra: se sarà quest’anno o il prossimo vedremo». Parole che hanno fatto storcere il naso, soprattutto nella consapevolezza che quel treno è effettivamente arrivato e si chiama Napoli.
Fenucci ha comunicato la volontà del Bologna di “far perdere il treno” all’olandese e di convincerlo a rimanere alzandogli l’ingaggio. Beukema però, sembra essere concretamente interessato alla chiamata di Conte e ai 3 milioni offerti dal club partenopeo. Tra le ragioni che spingerebbero Beukema al club campione d’Italia ci sarebbe anche quella di essere finalmente preso in considerazione dal ct della nazionale olandese Ronald Koeman.
Attenzione alle parole: a volte meglio l’amara sincerità
Ma questo porta a fare due considerazioni distinte. La prima è che le parole hanno un peso e vanno usate con cautela. Come forma di rispetto verso il club a cui si è tesserati – soprattutto quando definito come “seconda casa”- meglio essere sinceri o perlomeno, evitare di contraddirsi una volta superati i confini del paese. Non serve indorare la pillola, meglio l’amara trasparenza. La seconda riguarda il significato del calcio al giorno d’oggi. Non esistono più le bandiere? Il gioco del pallone è fatto esclusivamente di soldi e trofei? Esiste l’ambizione è vero, ma esiste anche la riconoscenza.
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Lele
12 Giugno 2025 at 22:00
attenzione che a forza di vendere i migliori non scapuzzi non sempre ti va fatta bene