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Il Resto del Carlino – La questione del centrocampo

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Il dubbio se Thiago Motta deciderà di schierare un 4-2-3-1 (come con l’Empoli) o un 4-3-3 (come provato sabato contro la Primavera) contro la Juventus verrà sciolto probabilmente solo domenica sera alle 20.45; bisogna comunque considerare che, come già annunciato nella settimana di presentazione alla squadra, il suo centrocampo è caratterizzato da una grande malleabilità e soprattutto promette di lasciare spazio anche ai giovanissimi.

«Non abbiate paura, c’è posto» sembra il messaggio lanciato dal tecnico italobrasiliano che ieri, alla ripresa degli allenamenti a Casteldebole, ha rinviato le prove tattiche in vista dell’8ª Giornata del Girone di Andata e, per quanto riguarda la linea mediana, nessun giocatore è ancora sicuro della maglia da titolare; si sapeva fin da subito, anche guardando le sue precedenti esperienze sulla panchina del Genoa e dello Spezia, che Thiago Motta aborra gli assetti pre-definiti e cristallizzati che non permettono fluidità di cambi.

E così l’ex centrocampista della Nazionale le ha provate tutte: dal 3-4-3 al 4-2-3-1, dal 4-3-3 al 3-5-2, dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1; appare dunque chiaro che il mister non vuole una cosa: che i giocatori si siedano sugli allori nel pensare di avere una sicurezza nel partire titolari, ma dimostrino giorno per giorno, allenamento per allenamento, di possedere quella grinta e voglia di lavorare che permetta loro di essere schierati fin dal primo minuto.

Nonostante le sconfitte del suo Genoa e dello suo Spezia contro la Juventus (nelle quali Thiago Motta aveva schierato un 4-2-3-1), è probabile che il tecnico continui con lo stesso assetto, con l’obiettivo specifico di valorizzare l’attacco. Va detto che, durante la sosta Nazionali, il mister ha lavorato con gran parte dei suoi centrocampisti che non erano stati convocati: Dominguez, Ferguson, Moro, Schouten e Soriano, gli unici assenti sono stati Aebischer e Medel.

Ritorna, quindi, l’annosa questione: centrocampo a due o a tre? Sicuramente la difesa felsinea sarà a quattro e perciò Motta potrà optare tra un 4-2-3-1 (difficile, dato che contro l’Empoli non ha riportato i risultati sperati), il 4-3-3 (l’opzione più papabile) e il 4-3-1-2 (l’alternativa che permetterebbe l’impiego di una doppia punta in attacco).

Dato che la coppia Dominguez-Schouten ha bisogno di maggior tempo di rodaggio, la presenza in campo del primo giocatore non è affatto scontata; nel caso di Medel, che nella scorsa partita ha fatto coppia con Schouten, il cileno rischia di non entrare: sarà, ovviamente, compito di Motta disporre se prediligere la tecnica (schierando Moro) o la fisicità (con Ferguson).

Nel caso decidesse di schierare un centrocampo a tre, si aprirebbe una finestra per capitan Soriano (tassello importante da non dimenticare) o Aebischer (che però non sta giocando un campionato particolarmente brillante): sicuramente, però, nulla è deciso già in partenza e la risposta al quesito verrà data solo pochi minuti prima il fischio d’inizio all’Allianz.

Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino

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