Immobile: «Non ho esitato un attimo a scegliere Bologna, qui c’è entusiasmo»
Le prime parole di Ciro Immobile da attaccante del Bologna, dalla scelta di tornare in A agli obiettivi, personali e di squadra
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Dopo aver toccato con mano il calore del tifo bolognese al suo arrivo a Casteldebole, Ciro Immobile si è presentato alla stampa e alla città. Dalla decisione di tornare in Serie A alla classifica marcatori all-time del campionato, l’attaccante classe 1990 non ha nascosto la propria determinazione verso la nuova avventura in rossoblù.
La conferenza stampa è stata introdotta dall’amministratore delegato Claudio Fenucci.
L’introduzione di Fenucci:
«Immobile è parte della storia del campionato di Serie A e i numeri lo dimostrano. Abbiamo pensato subito a lui per rinforzare la squadra in vista di una stagione con tanti impegni e quattro obiettivi da perseguire. La lista di giocatori che qui hanno fatto bene è lunga e ci sono tutte le condizioni per fare una bella stagione insieme».
Le prime parole di Immobile
Sulla scelta di tornare in Italia e di venire a Bologna:
«Avevo ancora bisogno di sentirmi stimolato dal campionato italiano. Dalle sensazioni alla pressione che in Turchia stavo un po’ perdendo. Volevo finire al meglio il percorso fatto in carriera. Non c’è stato bisogno di convincermi quando si è aperta la possibilità di venire qui, ho visto l’entusiasmo attorno alla squadra e alla città. Porto la mia esperienza al servizio della squadra per una crescita collettiva.
Sulle motivazioni e i colloqui con mister Italiano:
«Il mister mi ha messo nelle condizioni di decidere, da fuori mi era sembrata un’ottima società e lo dicono i risultati, questo mi ha convinto e dato le giuste motivazioni. Non voglio prendermi nessuna rivincita ma fisicamente sto benissimo e dimostrarlo in campo».
Sui compagni di reparto:
«Castro e Dallinga sono forti e giovani, tutti hanno la possibilità di giocare e non devono sentire la mia pressione. Io da loro prenderò l’entusiasmo. Sarà un stimolo reciproco per tutti. A 35 anni penso di poter ancora migliorarmi, non sono uno che non accetta consigli».
Hai sentito Bernardeschi?
«L’ho sentito per l’anniversario della vittoria degli europei, giusto due battute».
Che campionato ti aspetti?
«Negli ultimi anni si è raggiunto un equilibrio sottile. Tutti potevano competere per tutto. Sarà certamente complicato, tanti allenatori sono cambiati e arrivano nuovi stimoli. Ma anche la coppa europea sarà lunga proveremo ad arrivare ad Istanbul».
Sugli obiettivi personali e di squadra per Immobile:
«Metterò a disposizione tutto me stesso per dare il massimo alla squadra. Quest’anno sarà impegnativo, l’Europa League ti porta via parecchi energie, più della Champions. Dovremo arrivare in primavera ancora in corsa per tutto. Ovviamente poi ai numeri ci penso».
Sulla possibilità di tornare in Nazionale:
«Giocare un mondiale passa per questa stagione e quello che riuscirò a fare. Più le cose andranno bene qui più sarà un vantaggio per la squadra. Gattuso non mi ha chiamato ma lo stimolo per quanto riguarda la Nazionale c’è assolutamente».
Sulle orme di altri bomber rossoblù over 30:
«Lo storico è importante per esprimere al meglio ciò che si è. Qui sono passati nella seconda parte della carriera grandi campioni, per me è importante seguire questi passi per crescere ancora e portarlo con me in questo percorso».
Sulla classifica marcatori da poter rivincere:
«La classifica marcatori non l’ha mai vinta nessuno 5 volte. E’ un sogno proporzionale a quello che farà la squadra. Il messaggio ai fantallenatori? Quello in Turchia non mi è mancato (ride)».
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