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Joey Saputo intervistato da “The FIFA Weekly”: “In questa avventura ci metto anima e cuore” – 15 giu

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Bellissimo articolo con intervista ad opera di Franco Nicolussi nell’ultimo numero del “The FIFA Weekly”, settimanale online del massimo organo calcistico mondiale che potete trovare a questo link. “Back to his roots”, questo il titolo: “ritorno alle sue radici”, questo il tema del pezzo riguardante il chairman di Montrèal Impact e Bologna FC, che acquistando nello scorso inverno il club emiliano ha di fatto realizzato un “viaggio alla rovescia” rispetto a quello compiuto dal padre Emanuele detto “Lino”, che arrivò in Canada dopo la Seconda Guerra Mondiale, lasciando appena quindicenne un Paese, l’Italia, sconfitto e impoverito. Il Canada non era peraltro la prima destinazione: come tanti emigranti Lino Saputo si era diretto in America, a New York, trovando però le frontiere chiuse. Ecco quindi Montreal, dove qualche anno dopo sbarca anche un’altra famiglia che arriva da Treviso: c’è una donna, Lino se ne innamora e la sposa, e da questa unione nascono tre figli. Joey Saputo è uno di questi, il più anziano, quello che attualmente guida quella che era l’attività di famiglia anche in Italia: la produzione di formaggio e mozzarella, che dal Canada arriva in tutto il Nord America e poi anche più giù, fino all’Argentina. Negli anni diventa un colosso industriale. Ed ecco che il calcio irrompe nella vita dei Saputo, che prima sponsorizzano la locale squadra di Montreal, i Manic, e poi ne prendono il controllo: diventano i Montreal Impact, una scelta dovuta al fatto di vivere in una città bilingue. “Impact si scrive allo stesso modo in inglese e francese e ha lo stesso significato”, racconta Saputo. “Gli obbiettivi sportivi sono ovviamente importanti, ma voglio sottolineare che abbiamo un Academy con ragazzi dagli otto ai ventuno anni dal 2010 e che il nostro stadio è sempre pieno”, dice con orgoglio al giornalista che lo intervista. Il resto è storia: arriva il “Saputo Stadium”, un impianto da 20.000 posti, arriva la Major League Soccer e una CONCACAF Champions League sfumata in finale proprio pochi mesi fa. A quel punto Joey è già padrone del Bologna. Joe Tacopina ha chiesto all’amico Andrew Nestor, proprietario dei Tampa Bay Rowdies, di proporgli un affare.

“Non avevo intenzione di prendere un club italiano, ma quando Nestor mi ha detto del Bologna sono rimasto colpito. La storia del club e il fatto che avesse vinto sette campionati – anche se l’ultimo nell’anno in cui sono nato – la bellezza della città e le cose belle dette da Marco Di Vaio, che ci aveva giocato per quattro anni, mi hanno convinto.” Una scelta in cui si è buttato piano piano ma con convinzione: “So che il calcio italiano è in crisi, ma sono sicuro che tornerà ad essere il migliore e voglio esserci quando succederà. Se utilizziamo meglio lo stadio e miglioriamo il marketing possiamo fare bene come abbiamo fatto con gli Impact.” Ed ecco quindi che Nicolussi racconta la cavalcata del Bologna, da squadra a rischio bancarotta a protagonista della B. E ora la promozione raggiunta, il prossimo anno sarà Serie A. “Ho pensato a mio padre e a quando ha lasciato l’Italia. Gli affari sono affari, ma in questa avventura ci sto mettendo anche il mio cuore, la mia anima. La meravigliosa accoglienza che abbiamo ricevuto qui mi ha convinto che abbiamo fatto la scelta giusta e che dobbiamo fare ogni sforzo per ripagare le aspettative di tutti.” Una scelta dunque di cuore, una scelta in cui Saputo è sostenuto dall’intera famiglia: “I miei genitori sono venuti allo stadio e sono davvero orgogliosi, e i miei figli chiedono già nuovi acquisti. Per mia fortuna non si aspettano che comprerò Messi o Cristiano Ronaldo.” Al popolo di Bologna basterà molto meno per amare Joey e la sua splendida famiglia.

FONTE ORIGINALE: “The FIFA Weekly” (n°23/2015), pag. 24-27, F. Nicolussi

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