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Kasius a BFC Week: “Col Verona ho fatto una buona partita, ma il secondo gol è anche colpa mia”

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fonte immagine: Bologna FC


Nella puntata numero 60 del magazine di BFC TV, BFC Week, ospite nel salotto di Gloria Gardini c’era l’esterno destro rossoblù Denso Kasius. Il giocatore olandese ha risposto a diverse domande sull’inizio di stagione, sulle partite con Verona e Milan e su sé stesso e questi primi 7 mesi in Italia, a Bologna.

BOLOGNA-HELLAS. Il pareggio nella prima partita in casa, contro l’Hellas Verona, ha lasciato l’amaro in bocca alla squadra di Sinisa Mihajlovic, anche visto l’iniziale vantaggio e il supporto del pubblico. Denso è stato protagonista del gol di Arnautovic, ma al di là dell’assist, non si è sottratto alle sue responsabilità: “Credo di aver giocato una buona partita, ho fatto l’assist a Marko. Ma il gol subito è anche colpa mia perché non dovevo permettere un cross da lì”. Kasius e compagni non si sono tirati indietro nel cercare la vittoria, che alla fine purtroppo non è arrivata, ma è stato bello giocare in uno stadio gremito, caldo, pronto a non far mancare il proprio appoggio alla squadra: “È sempre bello avere lo stadio pieno e sentire i tifosi cantare per tutta la partita. È una bella sensazione, ti dà energia per correre e lottare di più. È molto bello”.

PROSSIMO IMPEGNO. C’è fiducia nelle parole di Kasius in vista del prossimo impegno. Il Bologna andrà a San Siro per sfidare i Campioni d’Italia del Milan, ma il giocatore olandese crede nelle possibilità della squadra: “Contro il Milan sarà una gara dura contro una buona squadra, ma se giochiamo bene possiamo vincere”.

SPIRITO DI SQUADRA. Possibilità che dipendono in parte anche dal forte affiatamento di squadra: “Qua c’è un gruppo unito, usciamo spesso a cena, nello spogliatoio c’è una bella atmosfera”. Denso, in particolare, ha un ottimo rapporto col suo coinquilino di reparto Lorenzo De Silvestri: “Lorenzo in campo mi aiuta molto, soprattutto per migliorare la mia fase difensiva e fuori dal campo mi aiuta in tutto perché ancora non parlo italiano”.

GLI INIZI. Il calcio, il gioco col pallone, è senz’altro la più grande passione di Denso che ha cominciato a tirare calci ad una sfera prestissimo, prima di fare il normale percorso verso il calcio professionistico: “A 2, 3 anni avevo sempre il pallone tra i piedi, così a 5 anni ho cominciato con una squadra della mia zona (DHC Delft, ndr) e dopo due anni sono passato nel settore giovanile di una squadra professionale in Olanda (Sparta Rotterdam, ndr). In quel momento ho capito che nel mio futuro avrei potuto giocare a calcio”. In questo lungo percorso, passato anche Feyenoord, ADO Den Haag, Utrecht e Volendam, la famiglia non ha mai messo in discussione la decisione di Denso di puntare ad una carriera professionistica nel calcio: “La mia famiglia mi ha sempre supportato. Sia quando le cose andavano bene, sia quando andavano male. Loro ci sono e ci sono sempre stati”.

LONTANO DA CASA. Dal 30 gennaio 2022 è diventato un calciatore del Bologna, ed è quindi 7 mesi circa che vive in Italia a Bologna, lontano da casa: “Dell’Olanda, mi mancano i miei amici e la mia famiglia, ovviamente. E poi il poter parlare con chiunque, perché non tutti parlano inglese qui – Tuttavia, per i suoi genitori, soprattutto per sua madre è difficile vederlo giocare dal vivo – Mia madre ha paura di volare; quindi, è difficile che vengano qua ma possono venire in macchina”. Ma l’Italia ha, ovviamente, anche degli elementi positivi: “Le cose che mi piacciono di più sono ovviamente il cibo e le persone che sono molto carine e gentili”.

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