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Koeman, terzo incomodo nel caso Beukema

Il ct dell’Olanda spinge affinché Beukema scelga un top team: lo aveva già fatto in passato con Schouten

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Sam Beukema (© Bologna FC 1909)
Sam Beukema (© Bologna FC 1909)

Il Bologna ha il suo bel fa fare per riuscire a evitare che gli assalti del Napoli strappino via dalla terra emiliana non uno, ma due dei top players che nel corso di questa stagione hanno letteralmente fatto meraviglie. Dan Ndoye e Sam Beukema, che chissà dove verranno portati dal destino nella loro carriera, ma per il prossimo anno ci si augura di continuare a vederli in rossoblù. Beukema, in particolar modo, per continuare a difendere come un guardiano la difesa rossoblù. C’è chi, però, rema e non poco a favore dello spostamento del giocatore in quello che uno potrebbe definire un top club: Ronald Koeman, ct dell’Olanda.

Koeman vuole un top club per Beukema

Anche se Beukema la maglia della nazionale orange propriamente ancora non la detiene, in pochi pensano che, se convocato dal mister, sfigurerebbe. Le sue doti da Muraglia cinese sono note a tutti, in Italia e in Europa. Koeman, però, fa il timido. Anzi, timido no, perché così come quando correva con la palla al piede, difendendo e segnando, si è sempre mostrato un duro. E anche nel caso Beukema, purtroppo, ha scelto la faccia da duro, attendendo, per convocarlo in nazionale, il suo passaggio in un top club. A occhio e croce, il Napoli, fresco campione d’Italia prossimo a disputare la Champions, potrebbe soddisfare questa richiesta del ct dell’Olanda.

C’è un precedente in questa faccenda, in particolare Schouten, che iniziò la sua avventura in orange solo dopo aver scelto in Psv. Peccato che il Bologna non abbia alcuna voglia che accada come in passato. Certo, è comprensibile che Beukema, ingolosito non solo dalla proposta del club partenopeo, ma anche e forse soprattutto dallo spiraglio aperto per giocare coi colori della propria nazione, decida di mettere a servizio il proprio talento per qualcun altro, ovviamente senza perdere mai il proprio amore per Bologna e il Bologna. Solo eventualità, chiaramente, sempre che Koeman non inizi a considerare anche il Bologna un top team, vista la qualificazione per due anni consecutivi in Europa.

Beukema esulta insieme a Ndoye dopo il gol in Bologna-Milan 2-1

Beukema esulta insieme a Ndoye (© Damiano Fiorentini / 1000Cuori Rossoblù)

Alzare l’ingaggio? Una possibilità

E il Bologna? Cosa potrebbe mai fare per sventare il diabolico piano che pare portare per ogni verso via Beukema dalla terra dove si è consacrato? Sam è il cardine della difesa rossoblù insieme a Lucumi, ma data la probabile partenza del colombiano, è possibile che delle Due Torri bolognesi ne resti solo una. E se dovesse perdersi anche l’altra… Vorrebbe dire perdere identità e sicurezze.

Forse la chiave di lettura giusta potrebbe essere il tetto ingaggio, che Sartori ha posto a 2 milioni. Una scelta virtuosa, è vero, ma forse in questo caso potrebbe essere apprezzato uno strappo alla regola, soprattutto quando si tratta di essere competitivi sul mercato. Dzeko ne è un esempio: la Fiorentina mi da di più, quindi vado alla Fiorentina. Ora, non che debba diventare un’abitudine e non che tutti debbano essere pagati alla stessa maniera, ma nel caso di giocatori chiave come Beukema, ecco, forse sarebbe concepibile una pennellata sul contratto, per evitare di rivoluzionare il roster e iniziare la stagione tra le incognite. Essere grande non vuol dire spendere e spandere, ma anche valutare quando può valerne davvero la pena.

Fonte: Giuseppe Tassi – Il Resto del Carlino

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