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L’altro spogliatoio – Nazionale Special Edition – 11 ott (2)

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-Danimarca-

 

Allo stadio Parker di Copenaghen stasera alle ore 20.45 andrà in scena Danimarca-Italia, il penultimo turno valido per le qualificazioni ai Mondiali del Brasile nel 2014.

Italia e Danimarca appartengono al gruppo B e in esso gli azzurri sono primi con un distacco di 7 punti sulla Bulgaria, seconda, quindi hanno già qualificazione e primato nel girone consolidati.

La Danimarca è invece terza, per cui devono vincere per sperare nei play-off.

Prandelli potrà sperimentare alcune varianti tattiche o alcuni giocatori in vista della prossima estate, tanto l’Italia ha già raggiunto in anticipo il proprio obiettivo.

I danesi, allenati d’altro canto da Olsen, saranno probabilmente schierati col 4-3-3.

Andiamo ad analizzare il modulo e i giocatori della nazionale di casa.

In porta ci sarà Andersen, portiere che milita nel Betis Siviglia, abbastanza esperto, ma che non ha mai giocato in squadre di alto valore.

I quattro davanti a lui saranno con ogni probabilità Jacobsen, Kjaer, Agger e Wass, partendo da sinistra verso destra.

Di questa retroguardia probabilmente conosciamo i centrali. Simon Kjaer poiché l’abbiamo potuto osservare nel nostro campionato con la maglia del Palermo (con cui fece gol anche al Dall’Ara) e in seguito della Roma. Attualmente gioca nel Lilla, ex squadra di Rudi Garcia che avendo effettuato il percorso inverso ora siede sulla panchina della Roma; tornando al danese, è sicuramente un ottimo centrale.

Di spessore ancora maggiore è probabilmente Agger, capitano della nazionale e vicecapitano nel Liverpool. E’ un difensore molto esperto, cercato anche dal Napoli nella sessione di mercato estiva, molto bravo sia nel gioco aereo, che sulle palle basse.

Jacobsen è invece un terzino 34enne del Copenaghen, mentre Wass gioca in Francia nell’Evian. Sono quindi due terzini di modesto valore, contro i quali gli azzurri possono sicuramente sovrapporsi per crearli più di qualche problema.

A centrocampo agirà davanti alla difesa Kristensen, mentre affianco a lui come mezzali Kvist e Eriksen.

Il primo milita anche lui in patria nel Copenaghen e favorisce una buona interdizione per bloccare il gioco avversario.

William Kvist è d’altro canto un giocatore molto interessante, una mezzala col senso del gol, per la quale bisogna prestare molta attenzione.

Eriksen, probabilmente ancora di più, dato che milita nel Tottenham. Avendo solo 21 anni ha già segnato 33 reti nella propria carriera da protagonista. Non è più un talentino, ma un talento affermato, probabilmente quello di maggior spicco della nazionale di Olsen, la quale però presenta altri elementi pericolosi, soprattutto in attacco, reparto che andremo ora ad analizzare.

La punta centrale sarà l’ex juventino (anche se con la maglia bianconera ha giocato veramente poco) Bendtner.

Seppur, come dicevo, a Torino non ha trovato spazio, è un buon attaccante molto abile nel gioco aereo a motivo della sua stazza, ma bravo anche coi piedi per essere uno di quell’altezza.

Le ali (senza riferirsi al noto Fausto) saranno Rommedhal e Krhon-Dehli, entrambi giocatori che mi piacciono molto.

Rommedhal data l’età non è più il giocatore di un tempo, molto veloce e molto tecnico, ma può ancora benissimo dire la sua sulla fascia destra.

Anche Krohn-Dehli non è più un ragazzino, ma nonostante giochi esterno, trova spesso la rete, possedendo un grandissimo fiuto del gol, non perdonando affatto un minimo errore degli avversari.

E’ una nazionale, seppure sulla carta inferiore, interessante e per la quale prestare attenzione, quella danese.

Le motivazioni potrebbero giocare un ruolo determinante in questa partita. Sta agli azzurri trasformare questa gara non in una semplice gita enogastronomica.

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