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L’Inter di Stefano Pioli- 16 febbraio

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PROSSIMI AVVERSARI DEL BOLOGNA FC 1909

INTER

L’incubo che sta vivendo il Bologna, dopo il buon inizio del Girone di Ritorno, pare non cessare, non sono bastate le sberle subite contro Napoli e Milan in pochissimi giorni più la sconfitta con la Sampdoria, che subito ecco arrivare l’Inter al “Dall’Ara”, domenica ore 12:30. Da Genova la truppa di Donadoni è tornata con la terza sconfitta di fila e l’ennesimo torto arbitrale che ha influito negativamente sul risultato, e in vista della partita contro i “Nerazzurri”, una classicissima del Campionato Italiano, il Bologna conta tre uomini in meno (out reduci da “Marassi” Destro, uscito sul finale del primo tempo per una distorsione alla caviglia sinistra. Gli esami a cui si è sottoposto l’ex Siena hanno evidenziato che il trauma non è molto grave, la prognosi si aggira sulle due settimane, ma in casa “Rossoblu” c’è un velato ottimismo sulla possibilità di recuperarlo prima. Difficilmente, però, per la partita di domenica contro l’Inter. Mister Donadoni avrà molti più problemi nel reparto difensivo: in un colpo solo fuori uso l’esperta coppia di difensori centrali titolari, il Capitano Gastaldello si è infortunato nel riscaldamento accusando una lesione di primo grado del semimembranoso destro, per rivederlo in campo ci vorranno 3-4 settimane. Anche l’ex Verona Maietta avrà bisogno di circa un mese per recuperare dalla lesione di primo grado del retto femorale sinistro emersa nel primo tempo) a rendere ancora più amara una giornata piena di rimpianti per l’operato dell’arbitro Fabbri mal coadiuvato dal suo assistente Marinelli, vero colpevole. Un’altra batosta per il gruppo di Donadoni che accresce fragilità morale- alle prime difficoltà, anche ingiuste come a Genova, la squadra si scioglie – perdita di convinzione e fiducia nei propri mezzi, il Bologna deve ritrovare serenità, l’aiuto più significativo sta nell’inanellare qualche risultato positivo, ma il primo ostacolo si chiama Inter, ed è proprio l’avversario meno indicato. La compagine guidata dall’ex tecnico degli emiliani, Stefano Pioli, occupa il 4°posto in classifica insieme alla sorpresa Atalanta con 45 punti, ma il ruolino di marcia dei milanesi, lontano da San Siro, registra 1 solo pareggio con 5 vittorie e 6 sconfitte. C’è da evidenziare come l’avvento del tecnico parmigiano abbia influito positivamente in casa Inter, non solo sul piano dei risultati ma anche nel gioco, nell’atteggiamento e nella mentalità, ritrovando compattezza. Un tecnico con la conoscenza profonda delle dinamiche del Calcio Italiano, con esperienza e capacità, è risultato un valore aggiunto rispetto la gestione dell’olandese De Boer. Nell’ultima trasferta in casa Juve la compagine lombarda, pur perdendo dopo ben 7 successi consecutivi – i nerazzurri erano in testa alla classifica dall’avvento della gestione di Pioli- ha offerto una prestazione da squadra vera, interpretando una prova di carattere e mettendo in grande difficoltà i campioni in carica giocando ad armi pari, mancando però in alcuni dei suoi singoli come gli importanti Perisic e Candreva. Pioli dal suo arrivo ha puntato forte sull’innesto del giovane Gagliardini (l’ex centrocampista del Cesena arrivato dall’Atalanta nell’ultimo mercato invernale in prestito a 2 milioni con diritto di riscatto fissato a 23, più bonus, al 22enne un contratto fino al 2021 per 1,5 milioni a stagione. Per quello che riguarda l’ultimo mercato di riparazione, in entrata anche il difensore australiano Trent Sainsbury in prestito dal Jiangsu, mentre in uscita Jovetic, in prestito con diritto di riscatto al Siviglia, Felipe Melo in prestito al Palmeiras, Gnoukuri in prestito con diritto di riscatto all’Udinese e percentuale su futura rivendita, Miangue in prestito con diritto di riscatto e controriscatto al Cagliari, Ranocchia in Inghilterra destinazione Hull City in prestito) e sul modulo tattico 4-2-3-1, per poi proporre ultimamente la difesa a 3 e con 4 in mediana, come negli ultimi due impegni di Campionato contro Juventus ed Empoli ( i tre davanti, con il trequartista più le due punte spesso si capovolge con uno davanti e due dietro, oppure si allarga per togliere avversari dal centro e far inserire i centrocampisti, soprattutto Gagliardini. Importante in quest’ottica anche la figura di Joao Mario, in continuo movimento tra le linee e abile a proporsi in attacco con tempismo.) Tra i tanti meriti di Pioli va sottolineato il recupero, il rilancio, di Kondogbia, i miglioramenti dell’ex Monaco sono evidenti: il centrocampista si è trasformato da autentico flop a pedina fondamentale nello scacchiere di Pioli. Le prestazioni del francese hanno fatto registrare un notevole progresso con l’innesto di Gagliardini a centrocampo, l’intesa fra i due migliora gara dopo gara, l’uno beneficia del lavoro e delle caratteristiche dell’altro. Contro il Bologna Kondogbia è squalificato, un’assenza pesante, il tecnico nerazzurro avrà mezzo centrocampo indisponibile, considerata anche il probabile forfait di Brozovic, assente anche il bomber argentino Icardi per squalifica. Dopo la sconfitta nel match clou con la Juventus l’Inter ha saputo reagire superando l’Empoli, seppur nervosa, rabberciata ( senza Icardi, Perisic, Brozovic e Banega) i ragazzi di Pioli hanno messo in campo determinazione e spirito di sacrificio. Una squadra che ora ha acquistato coscienza nei propri mezzi, spirito di gruppo, convinzioni e idea di gioco. Nell’occasione ha esordito la giovane punta Pinamonti (’99), gioiello della Primavera di Vecchi, che pare seguire le orme di un altro giovane attaccante cresciuto nell’Inter come Bonazzoli, oggi nel giovane Brescia di Brocchi. Diversi gli interrogativi per entrambe le compagini in vista della partita, di certo i due tecnici dovranno provare alcuni esperimenti: Pioli dovrebbe recuperare Andreolli per il reparto arretrato, Banega per il centrocampo e qui si aprono diverse soluzioni che il tecnico potrebbe proporre non potendo contare né su Kondogbia e né su Brozovic, quasi impossibile vederlo al “Dall’Ara”. In casa Bologna il difensore svedese Helander ancora indisponibile per problemi alla schiena, Donadoni si ritrova con il solo Oikonomou come centrale di ruolo e probabilmente, come già contro la Sampdoria, dovrà adattare in quella posizione l’ex Roma Torosidis. In attacco, con Sadiq ancora lontano dalla miglior condizione, per il tecnico bergamasco si aprono diverse opzioni. L’ex reggiano Petkovic potrebbe essere il cambio di Destro se si volesse mantenere inalterato l’assetto abituale, altrimenti non è da scartare l’ipotesi di vedere il versatile Verdi come attaccante centrale (ruolo che ha già ricoperto, seppur non sia l’impiego tattico a lui più congeniale) spostandolo dalla fascia destra, dove potrebbe trovare spazio l’ex Cremonese Di Francesco.

MARCO MAGLI

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