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Bologna FC

Il paradosso delle panchine fantasma

Italiano è, di dato, l’allenatore in carica da più tempo nel campionato di Serie A, che si dimostra ancora in costante evoluzione

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Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna (© Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini per 1000cuorirossoblu)

In un campionato ricco di talento e qualità come la Serie A si è stanziato, tranquillo, un paradosso, già presente durante le scorse stagioni ma quest’anno ancora più evidente. Infatti, tra le società presenti nella massima serie italiana, il Bologna è quella avente l’allenatore in carica da più tempo (senza contare Fabregas che allenava il Como senza patentino già in B). E pensare che è passato appena un anno dall’arrivo del tecnico di Karlsruhe fa veramente effetto. Effetto perché 20 progetti sono cambiati totalmente in un lasso di tempo brevissimo, ma anche perché il mondo del calcio è in costante evoluzione. E, con i mezzi di comunicazione moderni, il processo avviene ancora più rapidamente.

Prendere o lasciare?

Runjaic, Zanetti, Italiano, Conte, Fabregas. Questi sono i cinque prescelti, ancora a capo delle proprie squadre dopo la prima giornata dello scorso anno. Poi, ci sono i subentrati. Vieira ha saputo convincere la curva del Ferraris e la dirigenza con una salvezza tranquilla e dei risultati altisonanti dopo l’addio di Gilardino, mentre Tudor ha riagguantato una Champions che sembrava quasi perduta per la Juventus. Tutti gli altri, cambiano. Dal Milan di Max alla Roma del Gasp, i nuovi progetti, che quest’anno coinvolgono pure le big, sono tutti delle incognite. Specialmente l’Inter di Chivu. Insomma, l’impressione è che i rossoblu – e chi confermerà in generale – abbiano un discreto vantaggio nelle prime giornate del campionato. Un vantaggio che va assolutamente sfruttato e che potrebbe essere decisivo a maggio, quando tutti i conti saranno fatti.

Cesc Fabregas in allenamento col Como

Cesc Fabregas in allenamento (© Como 1907)

Nuove panchine, false partenze, stesso Italiano

La possibilità che qualche squadra, anche di alto livello, inciampi è tutt’altro che bassa. E, a proposito di inciampi, era stato lo stesso Bologna nelle ultime due stagioni a partire in maniera piuttosto lenta. Che quest’anno possa interrompere la tendenza sgradita ad Italiano e rilanciare i rossoblu tra le big? Possibilissimo. Ma qui non si parla solo di Bologna. Il Napoli, oltre ad aver tenuto Conte, ha una base solidissima e sta facendo un mercato da VIP europea: sarà ancora la favorita per lo scudetto. Genoa, Como e Udinese, che hanno concluso la stagione a metà classifica, avranno la consapevolezza di uno spogliatoio quasi invariato per tentare un assalto all’Europa. Il Verona, invece, come tutti gli anni, resta un’incognita, dipendente dalle scelte che verranno fatte nei prossimi due mesi. Cosa ci dirà il mercato degli Scaligeri? Presto per dirlo, ma una cosa è certa. In una lega che si evolve, vince chi ha le radici fisse per terra. E, per chi cambia panchina, potrebbe volerci un pò di tempo. 

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