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La moviola del lunedì sera

Gli episodi di Bologna-Cremonese esaminati dalla rassegna stampa

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Arbitro (© Bologna FC 1909)
Associazione italiana arbitri

L’arbitro Feliciani applica fin dal principio un metro fiscalissimo, ‘all’inglese’: lascia correre molto -troppo-, senza fischiare contatti che meriterebbero ben altro epilogo. Piccole sviste che possono costare care visto il prosieguo delle azioni: dagli episodi contestati potrebbero originarsi punizioni pericolose o corner imprevisti. Manca sicuramente un giallo, sacrosanto, a Terracciano che entra in maniera scomposta su Benjamín Domínguez, mentre ripartiva palla al piede. Il giocatore grigiorosso verrà poi ammonito nel corso della ripresa, per un fallo su Cambiaghi. Decisione corretta, così come il cartellino sventolato ai danni di Pezzella per un intervento brusco su Orsolini.

Arbitro e var

Feliciani al 46esimo minuto della prima frazione di gioco assegna un calcio di rigore al Bologna: l’arbitro della sezione di Teramo vede direttamente la mano fallosa di Bianchetti. Vero che il punto di contatto è molto ravvicinato, ma la mano è in posizione non congrua e soprattutto influisce sullo svolgimento dell’azione. Decisione corretta ed il Var conferma la giustizia del provvedimento. Dubbi e perplessità sono scatenati da altri due episodi.

Secondo tempo

Al minuto ’31 del secondo tempo, Terracciano entra su Orsolini all’interno dell’area di rigore, prendendo sì prima il pallone ma travolgendo poi l’esterno destro. Intervento irruento giudicato regolare da arbitro e Var. Sicuramente ciò che salva il difensore della Cremonese, dal causare calcio di rigore, è che tocchi prima e nettamente la palla. Più divisivo il secondo episodio: al 92esimo lungo check del Var per un presunto mani di Folino nella sua area di rigore. Per la Gazzetta dello Sport l’intervento del difensore grigiorosso è punibile poiché non c’è immediatezza; mentre per Stadio, (nella mischia che si genera in area di rigore dei lombardi), è vero che Folino ha la mano in posizione non congrua, ma si aggancia con Dallinga. In questo caso si propende per la decisione di non assegnare calcio di rigore. Visione corretta di Var e arbitro.

Fonte: Patrick Iannarelli – Stadiola Gazzetta dello Sport

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