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Calciomercato Bologna- Le 24 ore di fuoco per Dzeko

Non è solo utopia: domani sarà uno dei giorni decisivi per l’approdo in rossoblu di Edin Dzeko, dopo la sosta delle nazionali

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Edin Dzeko (© Inter)
Edin Dzeko (© Inter)

Stasera, in quel di Celje, si sfideranno Slovenia e Bosnia. Molti dei lettori si chiederanno sicuramente a che pro interessarsi ad una gara che, apparentemente, con i rossoblu non ha nulla a che fare. E normalmente avrebbero ragione, se non fosse che nella nazionale balcanica gioca un certo Edin Dzeko. Il cigno di Sarajevo potrebbe infatti giocare da titolare, oppure ancora subentrare, ma di fatto, visto il suo forte senso di appartenenza, finché le Nazionali non saranno alle spalle, Bologna avrà le mani legate. Non per obbligo, ma piuttosto per la volontà di lasciare libero il giocatore, da società seria qual è la nostra.

A un giorno dalle chiacchiere

Poi, Sartori, Di Vaio e Fenucci inizieranno a parlare con il giocatore. Per capire subito le sue reali intenzioni, evitando così un Hummels bis, ma soprattutto al fine di capire le richieste economiche del Cigno. Superare il budget preimpostato? Se di “poco”, si può fare. Ma, in caso di richieste faraoniche, dubitate pure che Saputo cambi la linea decisa nel summit della settimana passata. 

Il pullman della BFC Parade con Saputo a sinistra

Il pullman della BFC Parade con Saputo a sinistra (© Bologna FC 1909)

Muoversi d’anticipo

Chiaramente, l’arrivo del bosniaco chiuderebbe il mercato, almeno per quanto riguarda l’attacco rossoblu. Castro, Dallinga e Dzeko comporrebbero l’attacco dei sogni, mentre l’ex City avrebbe anche la possibilità di riposarsi e rendere al meglio, visto che non dovrebbe giocare ogni gara. Ma se Edin non dovesse arrivare? Qui si vira su campi inesplorati: ci sarebbe l’opzione di una punta “alla Dzeko”, come Ioannidis o Guessand, oppure un ritorno alla gioventù. Se la prima delle due casistiche dovesse verificarsi, bisognerebbe capire come gestire le rotazioni. Cedendo? Forse, ma la scelta sembrerebbe ingiusta nei confronti di due punte che hanno meritato questi colori. Thijs e Santi dovrebbero, anzi devono, restare, su questo i dubbi sono pochi.

Fonte: Stadio, Claudio Beneforti

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1 Commento

1 Commento

  1. Renato

    10 Giugno 2025 at 11:29

    Si vendono fenomeni e si “comprano” rottami. Complimenti

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