Bologna FC
Lecce-Bologna 2-2: Il Bologna da 1 a 10
Scopriamo i segreti del posticipo leccese grazie alle 10 statistiche chiave
Pareggio si, ma amaro. Il punto ottenuto dal Bologna in quel di Lecce rappresenta un’occasione persa, con due sole note positive, che scoprirete leggendo le nostre consuete dieci statistiche chiave del match.
1- Camarda e il record
Come sottolinea Transfermarkt, con il gol in extremis di ieri sera Camarda è diventato il più giovane marcatore della storia del Lecce in Serie A. Prima di lui, il record era detenuto da Bozhinov, marcatore sempre contro il Bologna a 17 anni e 10 mesi.
2- I passaggi lunghi di Rowe
Qualche difficoltà, ma oggi bisogna premiare i guizzi dell’inglese, che ci ha permesso di intravedere finalmente il suo talento. Oltre al pallone per Dallinga, utile per permettergli di prendersi il rigore dell’1-1, si è infatti concesso un paio di slalom in solitaria non banali. La spinta offensiva ricorda vagamente quella di Barrow, mentre sui meccanismi bisogna ancora lavorarci. Ma solo giocando si impara, e Jonathan merita spazio.
L’omaggio della società rossoblù a Graziano Fiorita prima di Lecce-Bologna (© Sky Sport)
3- Legni colpiti dal Lecce
La squadra di Di Francesco ha giocato di pancia, di puro istinto di sopravvivenza, permettendosi il lusso di aggredire per gran parte dell’incontro un Bologna meno brillante del previsto. Il risultato, nonostante il pareggio all’ultimo respiro, starebbe pure stretto ai salentini, che hanno colpito addirittura tre legni e messo in seria difficoltà Skorupski, come al solito il primo dei salvati, e compagni.
4- I cross di Moro
Ordine, ordine! Oltre ad essere una formulazione puramente giudiziaria, sembra anche il motto del croato, la sua filosofia di vita. Moro è infatti magistrale nel rallentare i tempi quando serve, grazie alla sua consueta soluzione orizzontale, ma in fase offensiva non si mette mai in mostra e, soprattutto, non permette ai compagni di brillare al meglio, questione che lo differenzia da Aebischer. Anche lui fa sentire la mancanza di Freuler e, vedendo la partita, il dubbio è sorto: fa veramente quel lavoro meglio di Mich?
5- I contrasti di Heggem
Come un gatto, anche quando inciampa cade in piedi. Pur non giocando una gara brillantissima, infatti, il ragazzone di Trondheim non riesce a portarsi a casa un’insufficienza neanche questa volta. Il rendimento e la costanza hanno reso grandi diversi giocatori: speriamo che Heggem abbia dalla sua parte qualche astro sorridente.
6- I duelli a terra di Holm
Dimostra dai primi minuti che Zortea, quel posto, se lo dovrà sudare e non poco. Al netto degli infortuni, storicamente la sua debolezza più grande, Emil appare più abituato e adatto allo stile di gioco di Italiano, mostrandosi sempre pronto in fase offensiva ma, soprattutto, diligente quando gli viene imposto di difendere. Alterna magistralmente spinta e copertura, come un metronomo, e legge i tempi in maniera puntuale. Non male, per essere la prima da titolare.
7- Minuti per De Silvestri
Entra e fa buona guardia nell’unica occasione avversaria che lo coinvolge, senza far sentire troppo la mancanza di Holm. Psicologicamente giocare meno degli altri non è affatto facile, come, del resto, entrare a freddo in campo in una gara del genere. Ma Lollo non se ne accorge, da grande uomo spogliatoio, e continua a svolgere un lavoro encomiabile.
8- I palloni toccati da Odgaard
Torna al gol. E ci basta questo: speriamo che possa fungere per Jens come stimolo per superare un periodo meno brillante, dovuto principalmente all’operazione di giugno. Anche lui, assieme a Skorupski, rientra nel novero dei salvati, all’interno di una serata amara per i rossoblu.
9- Punti disponibili fuori casa, uno conquistato
Se volessimo prendere un lato positivo dalla trasferta del Via del Mare è l’interruzione dell’emorragia esterna. Fuori casa, tra Villa, Roma e Milan, i rossoblu non avevano ancora segnato né fatto punti. Anche se ci si aspettava di più, l’augurio è che questa statistica possa dare un solido punto di ripartenza alla squadra di Italiano.
10- I duelli di Dallinga
Si porta a casa un rigore, ma offensivamente non ha ancora il peso di Castro. E’ vero che, tra operazioni e infortuni, non abbiamo ancora mai visto il vero Thijs, ma è altrettanto fondamentale che l’olandese riesca a riprendere condizione in fretta. Senza Immobile e con l’Europa, il suo contributo può essere fondamentale.
Fonte: Sofascore
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