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Lezioni di Italiano – Alma Mater Vincenzorum

All’Università del Magnifico Rettore Vincenzo Italiano, si è già alla ricerca, per la prossima stagione, di una nuova laurea, come quella conseguita all’Olimpico a Roma, il 14 maggio u.s. Gruppo coeso, disciplinato, studioso ha già dato le prime soddisfazioni al Professor Vincenzo. Scommettiamo che non saranno le ultime?

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Vincenzo Italiano al via del primo allenamento alla seconda stagione al Bologna - Vincenzo Italiano al via del primo allenamento della sua seconda stagione al Bologna (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano al via del primo allenamento alla seconda stagione al Bologna - Vincenzo Italiano al via del primo allenamento della sua seconda stagione al Bologna (© Bologna FC 1909)

Il periodo di Valles (e il Triangolare vinto ieri sera contro Sud Tirol e Sassuolo) lasciano a Vincenzo Italiano diverse e granitiche certezze. Queste le sue parole significative a fine ritiro: «Non mi aspettavo questa condizione e quest’entusiasmo da parte dei ragazzi. Vuol dire che l’aver portato un trofeo in bacheca ha lasciato in loro la consapevolezza di essere un grande gruppo che anche quest’anno può stupire. Lo abbiamo già fatto e vogliamo ripeterci. Tante persone in giro ci dicono che vogliono divertirsi ancora. E questa parola deve essere alla base di questa squadra confermando quanto di buono già fatto. Qui a Valles siamo stati davvero bene. Ci siamo allenati per dieci giorni con grande qualità». Vincenzo non le manda a dire: siamo forti e quest’anno, dopo un anno di esperienza acquisita e un ritiro senza particolari intoppi, possiamo ancora di più dire la nostra. A partire dal 23 agosto, a Roma.

Cosa ha detto, a Italiano, il Triangolare di Bolzano

Escludendo i portieri, che non sono stati pressochè poco impegnati (tranne un bel intervento di Ravaglia, su tiro di Alaimo), sviluppiamo una disamina, reparto per reparto.

Federico Ravaglia in Bologna-Genoa (@Damiano Fiorentini)

Federico Ravaglia in Bologna-Genoa (@Damiano Fiorentini)

Difesa

Qui ci sono le prime certezze granitiche, nel bene come nel male. La linea difensiva titolare è Holm, Vitik, Lucumi e Miranda. Bisogna però porre attenzione a tre punti nodali: dietro a Holm non può e non deve bastare De Silvestri, Vitik deve calarsi nei meccanismi della retroguardia in tempo zero e Lucumi ha bisogno di un signor sostituto. A prescindere che ci saluti o rimanga alla base.

Jhon Lucumì, primo gol in Champions League (© Bologna FC 1909)

Jhon Lucumì (© Bologna FC 1909)

Centrocampo

Italiano sa perfettamente che la doppia F (Freuler e Ferguson) ha le chiavi della mediana e dell’architettura del Bologna. Il cartellino di Pobega è stato acquisito per dare sostanza e muscoli al centrocampo e lui è ben contento di fare parte di questo progetto. Rimangono El Azzouzi (partirà in prestito per giocare nell’Auxerre), Moro (dovrebbe essere l’unico a rimanere), mentre Aebischer (ieri indietro di forma) piace a Cremonese, Sassuolo e Pisa e probabilmente partirà. Nei momenti di non possesso palla, durante lo sviluppo del gioco, sappiamo che Odgaard (che trova la sua sublimazione nell’essere trequartista) si abbassa sulla linea della mediana, alzando la diga contro le folate avversarie.

Jens Odgaard esulta dopo il gol dell'1-0 in Bologna-Lazio (©Damiano Fiorentini)

Jens Odgaard esulta dopo il gol dell’1-0 in Bologna-Lazio (©Damiano Fiorentini)

Ma se escono El Azzouzi e Aebischer piace da morire quel Lennon Miller, 18, del Motherwell, un giovane fenomeno sponsorizzato dal suo connazionale Ferguson.

Attacco

Cinque ali e tre punte centrali, questo è il quadro attuale del Bologna. Bernardeschi, Cambiaghi, Dominguez, Ndoye, Orsolini, sono il gruppo degli esterni “attuali” del Bologna. Roba da leccarsi i baffi, qualità a tonnellate. Davanti, come punte centrali, il Bologna può contare su Castro, Dallinga e Immobile: anche qui tanta tantissima qualità.

Benjamin Dominguez (© Damiano Fiorentini)

Benjamin Dominguez (© Damiano Fiorentini)

Unico dubbio che increspa i sonni del Mister è la permanenza di Ndoye: la sostituzione non è semplice, ne di costo contenuto. Nomi sparsi, non necessariamente in questo ordine di importanza: Noah Okafor, ma quello di Salisburgo, non quello visto ultimamente al Milan. Questione di testa, non di fisico e tecnica, di cui è dotatissimo. Poi Lucas Cepeda, cileno di 22 anni, che ha addirittura detto di no ad una chiamata del River Plate per poter sbarcare in Europa. Talento puro e velocità importante, con l’unica incognita di come “atterrerà” in un calcio differente da quello sudamericano, quesito sempre da tenere presente. Poi, per finire Kevin Santos Lopes de Macedo, 22, brasiliano dello Shakhtar, autentico crack ma costosissimo, al momento. Si parla di circa 25/30 milioni per il cartellino.

Finiamo con il dire che anche noi siamo stati presi dall’entusiasmo di aver visto la crescita del progetto “universitario” del Magnifico Rettore Italiano. Un’accademia dove la qualità è palpabile e ci aspettiamo una grandissima stagione e una nuova “laurea”, come quella del 14 maggio.

Si comincia il 23 agosto a Roma, teatro dell’ultimo grandissimo successo rossoblù. Sarà un buon auspicio per il proseguimento dell’annata?

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1 Commento

1 Commento

  1. Guido

    27 Luglio 2025 at 11:23

    Il Karlsson visto ieri deve rimanere

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