Seguici su

Bologna FC

Lezioni di Italiano – C’è chi dice no

Quello che Marco Di Vaio ha raccontato ieri in conferenza stampa, è il ritratto di un Bologna, società eccellente, che programma il futuro e sa dire anche dei no, per non ammettere derive diverse rispetto ai progetti e gli obiettivi programmati ad inizio stagione.

Pubblicato

il

Marco Di Vaio, Calciomercato Bologna (© Damiano Fiorentini)
Marco Di Vaio, DS del Bologna Fc 1909 (© Damiano Fiorentini)

Il Bologna, a 37 punti in classifica, è un treno in corso verso un piazzamento Europa e, allo stesso, una piacevole sorpresa. A luglio neanche i più ottimisti pensavano, dopo un cambio di panchina, che la nave da crociera rossoblù sarebbe arrivata così lontana. E  il merito va anche a chi ha assemblato la rosa, chi la sta guidando e i componenti della rosa stessa.

Componenti che spesso, oggi, sono preziosi “soggetti” di mercato, richiesti e cercati da un mercato sempre più ispirato ad un “flight to quality” a buon prezzo.

La squadra di Sartori, Di Vaio e Italiano

Di quanto sopra scritto ne ha parlato Marco Di Vaio, direttore sportivo dell’area tecnica rossoblù, a margine della presentazione di Pedrola. Di Vaio ha proprio sottolineato le tante richieste per i “suoi” ragazzi e la motivazione condivisa di avere detto no, per avere la forza di puntare all’obiettivo grosso.

«Da una parte siamo felici, perchè se arrivano richieste vuole dire che i nostri giocatori stanno crescendo. Dall’altra certi interessi possono destabilizzare i ragazzi, ma non è successo: tutti hanno dimostrato di voler restare qui». E il Club, d’altro canto, li ha tenuti tutti (tranne Posch, sostituito da Calabria). Segnale che la volontà condivisa era quella di puntare al risultato importante, quello di tornare in Europa. E va sottolineato come anche i big (Ndoye e Beukema su tutti) abbiano palesemente raccontato  ai propri agenti la volontà di rimanere in rossoblù, almeno fino a fine stagione. Bologna è una regola.

«C’era l’idea di anticipare il mercato estivo – prosegue DI Vaio – con un inserimento, ma non c’erano elementi con queste caratteristiche e siamo andati, in accordo col tecnico, su giocatori pronti subito». Giocatori che già conoscessero il campionato italiano e così è stato. Questa è la programmazione di una società seria che vuole fortemente gli obiettivi che si è proposta di ottenere.

Bologna è una regola

Joshua Zirkzee e Riccardo Orsolini esultano a San Siro post Inter-Bologna, stagione 2023/2024

Joshua Zirkzee e Riccardo Orsolini esultano a San Siro post Inter-Bologna, stagione 2023/2024

Se a Bologna fior di campioni hanno trovato affermazioni (o si sono rigenerati, rimanendo a vivere in questa piazza), come Roberto Baggio, Beppe Signori, Marco Di Vaio, per arrivare a Joshua Zirkzee, ci sono molti motivi perchè questo accade. Città  ma non metropoli, il gusto per le cose semplici, centro culturale e turistico di fama mondiale, cucina internazionalmente riconosciuta e il carattere speciale dei suoi abitanti, affettuosi ma non invadenti. Ecco questi sono alcuni ingredienti di tutta questa positività che Bologna esprime. Senza apparenti compromessi, che permettono anche ad atleti di poter trovare una propria dimensione psico-fisica. E il prediligere a “restare”, nonostante offerte importanti da società più blasonate, spiega più di tanti perchè il motivo per cui il Bologna sta iniziando ad essere considerato porto d’arrivo e non porto di partenza.

E se a tutto ciò aggiungete una società sana, con mezzi propri interessanti e, oggi, capace di essere lungimirante, i risultati di tutto quello scritto sopra incominciano a vedersi da qualche anno si vedono soprattutto in campo. “Saper dire no” non è sempre scontato, soprattutto quando converrebbe al portafoglio.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *