Bologna FC
Lezioni di Italiano – Panchine vacanti in serie A
Il Bologna, da squadra della colonna di sinistra, è l’unica squadra certa di ripartire con Italiano, il suo allenatore della scorsa stagione. E la continuità di progetto è assolutamente un principio cardine per ben risultare nella prossima stagione.

E mentre si conclude (manca solo la firma) il processo di rinnovo del contratto di Vincenzo Italiano, in serie A, sulle panchine, è rivoluzione d’estate. Attenzione a non leggere bene questo passaggio, perchè potrebbe essere interessante in chiave Bologna.
Per un Italiano che firma e allunga, tante panchine rimaste (temporaneamente) vuote
La chiusura della trattativa con Italiano (oggi o domani aspettiamo l’ufficialità), è contemporanea all’esplosione del problema panchine in mezza serie A. Ma andiamo con ordine.
Il Napoli, campione d’Italia, non avrà al 99% Antonio Conte alla guida degli azzurri. Antonio, che sa perfettamente come possa essere difficile riconfermarsi alla guida dei campani, ha sicuramente “sofferto” il “gigantismo” del suo presidente. Un De Laurentiis che, a metà stagione e contro il volere del suo allenatore, gli ha venduto il suo pezzo migliore,Khvicha Kvaratskhelia, più altre amenità, di carattere istrionico. Conte ha portato a termine il suo compito nel migliore dei modi, vincendo lo scudetto, e, molto probabilmente, siederà sulla panchina della Juventus per la prossima stagione.
Juventus che, dal canto suo, non confermerà Igor Tudor, allenatore che dopo aver recuperato una squadra esanime del dopo Motta, l’aveva portata in Champions League. L’arrivo di Conte è sicuramente un cambio di migliore qualità, ma in tutto questo è morto il concetto di gratitudine. Sempre a Torino, ma su sponda granata, Cairo sta per (o ha già dato) il benservito a Paolo Vanoli che, con una squadra mediocre, aveva avuto interessanti intuizioni. Poi, però, senza il centravanti titolare per tutta una stagione (Duvan Zapata) e altri infortuni, ha faticato a tenere la squadra nella parte sinistra della classifica. Vanoli, in cuor nostro, lo avremmo tenuto tutta la vita, ma Cairo ha un suo modo autonomo di pensare. Senza parlare di Firenze dove, a sorpresa, Palladino ha rassegnato le sue dimissioni. Aprendo una fase di crisi non semplice da gestire.
Parte sinistra in cui è arrivato il Como dei fratelli Hartono, la proprietà più ricca di tutta la serie A. Un progetto interessantissimo, guidato in panchina da Cesc Fabregas, stella del Barcellona e dell’Arsenal. La squadra ha brillato per tutto il campionato e Cesc è finito sotto le mire della Roma, che lo vorrebbe a guidare i giallorossi. Come finirà è ancora presto per dirlo.
Roma che, dal canto suo, ha già annunciato di aver la firma del nuovo allenatore, annuncio dato dall’ex allenatore Claudio Ranieri, altro creatore di miracoli, visto che la Roma è risalita fino all’Europa League.
Insomma la “Nuova Roma” si contenderà il titolo in Europa con il nostro Bologna.
Finiamo con Milano. Il Milan ha salutato Conceicao: stagione deludentissima, nonostante una squadra di campioni, che non ha portato il team neppure nella più pallida Europa (Conference), facendo partite una riflessione a tutto tondo sulla costruzione dell’organico societario. Arrivato Igli Tari, come Direttore, perso Italiano, rimasto con decisione a Bologna, si punta tutto su Allegri, ex che conosce bene la piazza.
Allegri che, a sua volta, è richiesto dal Napoli. Insomma, quasi una never ending story.
Il Bologna si è mossa con celerità e da grande società che sa cosa vuole dire pianificare
Insomma il Bologna di tutta questa incertezza potrebbe beneficiarne: ripartire con Italiano, dopo un anno di ottimo rodaggio, con una squadra che conosce perfettamente la sua filosofia di gioco, è sicuramente un plus. Se poi la quasi totalità dell’organico verrà preservata, con qualche giusto e mirato innesto di qualità, prepariamoci a godere un’altra annata splendida.
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