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Lezioni di Italiano – Quo vadis, Vincenzo?

L’ultimo capitolo di questa stagione è ancora da scrivere: parla di un rinnovo e prolungamento che Vincenzo dovrebbe sottoscrivere. Un atto d’amore reciproco che in questi mesi ha creato un rapporto forte e proficuo.

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Vincenzo Italiano e Remo Freuler (© Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano e Remo Freuler (© Damiano Fiorentini)

Al termine di una stagione esaltante e non scontata (viste le premesse), c’è un capitolo che deve essere ancora scritto, che parla di Vincenzo e del suo prossimo futuro. Qui o, ahimè, altrove.

Perchè in un ipotetico libro sul Bologna fc 1909, questo capitolo corre il rischio di diventare essenziale e necessario per la prosecuzione. Un capitolo che dovrebbe incentrarsi proprio sul prolungamento della sua permanenza, sua di Vincenzo. Arrivato, diciamocelo, fra camionate di scetticismo, è riuscito a compattare tutta la tifoseria intorno a lui e alla sua idea di gioco,  diventando il nuovo primo ministro del parlamento rossoblù.

Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Sanguigno, diretto nel dire le cose essenziali, trasparente come solo le persone vere sanno essere, Vincenzo aveva conquistato la nostra piazza. Una piazza gaudente per il conseguimento della Champions League, ma con un altro allenatore, un pifferaio magico che aveva incantato tutti.  Poi, esattamente a maggio scorso, il finale che non ti aspetti: la fuga  verso l’odiato nemico, umiliando il sentimento che in tanti avevamo riposto in lui. Sedotti e abbandonati, si suole dire in questi casi. Molto sedotti e molto abbandonati, preferiamo chiosare.

Italiano, conscio del pericolo che stava accettando, aveva sfrizionato all’inizio, per poi rendersi conto che quanto di buono era stato costruito l’anno prima, andava in qualche modo salvaguardato. Era giusto mixare il suo modus operandi con il precedente, per avere il miglior risultato possibile. E così con un tacito accordo con i senatori dello spogliatoio, aveva modificato la sua idea di gioco, rendendo questo Bologna una squadra spettacolare da vedere.

In dun vet, Vincenzo?

Torniamo al capitolo di cui sopra, ultimo atto di una saga, che, per nove mesi, ha visto costruire (e crescere) un legame forte fra l’allenatore, la squadra, i tifosi e l’intera città. Fino al 14 maggio, fino al “si muove la città”, fino ai 30mila (ma forse erano un paio di migliaia in più) che calano a Roma, fino a quella Coppa alzata al cielo.

Quindi tutto bene? Quasi. La voglia di continuare c’è, da ambo le parti, ma Vincenzo ha buttato sul piatto alcune condizioni, anche ( ma non solo) di natura economica. E allora il capitolo va, momentaneamente, in stand by e i cuori stan sospesi. Le parole (come le emozioni) stanno a zero, adesso è il momento della concretezza e, se possibile, delle firme.

Vincenzo Italiano durante Fiorentina-Bologna (© Damiano Fiorentini)

Vincenzo Italiano durante Bologna Juventus (© Damiano Fiorentini) Milan

Un consiglio a Mister Italiano ci permettiamo di darlo: conosciamo tutti il significato della parola ambizione e capiamo che il bene non può escludere il meglio. Ma questa città Ti ha accolto e Ti ha regalato il Tuo primo importante trofeo, oltre a tonnellate di amore. Difficilmente troverai una piazza dove fare calcio, anche in maniera importante, e godersi la vita, senza troppa pressione, come Bologna. E allora scriviamolo insieme questo benedetto ultimo capitolo, ritorniamo in Europa con i rossoblù. A 48 anni ancora da compiere, regalaci un biennio di buon calcio. Non credo te ne pentirai.

Allora, a Luglio, ci rivediamo a Casteldebole?

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1 Commento

1 Commento

  1. Pietro Incardona

    24 Maggio 2025 at 13:17

    se ha cervello resta se non c’è l’ ha gli auguro Intahimovic

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