Bologna FC
Lezioni di Italiano – Delitto e Castigo
Piccola battuta d’arresto, difesa da registrare, attacco che deve migliorare e deve essere più preciso: una Champions League e un quarto di finale di Europa League passano dalla consapevolezza dei propri errori commessi e dalla voglia di migliorare la fase difensiva e l’efficacia dell’attacco.
Quando si viola un principio cardine (delitto) è normale che ci venga ascritta una colpa e ci venga comminata una punizione (castigo). E se il delitto sono, invece, due, il castigo sarà…la medesima situazione in classifica. Niente punti, sogni di gloria rimandati.
La fatal Cremona ha picchiato duro sui sogni dei tifosi bolognesi, calcio o basket che fossero. Perchè se il Bologna lunedì sera ha perso (1 a 3), anche la Virtus (Virtus 69-Cremona 86) e la Fortitudo (Juvi Cremona 68-Fortitudo 58) in questo girone d’andata hanno segnato il passo. Ma torniamo al Dall’Ara, dove si pregustava di poter essere a un punto dalla vetta, un punto da Milan e Napoli, in piena zona Champions league.
Il Delitto è costato due gol
Fatichiamo, dopo 9 risultati utili consecutivi, ad essere giudicanti e, complessivamente, negativi, su questi 90 minuti, sia sulla squadra che sui singoli. Ma la serata storta non è un campanello d’allarme, perchè l’allarme era già suonato abbondantemente al Bluenergy Stadium (Udinese) e al Dall’Ara (contro il Salisburgo). E solo una macchina rossoblù da gol davanti e una difesa concentrata (e un pizzico fortunata) avevano coperto le magagne, già visibili negli ultimi 180 minuti. Nulla di irreparabile ai nostri occhi, ma la fase difensiva deve essere necessariamente registrata, per evitare di ripetere quanto successo con Vardy e compagni. E davanti, Orsolini e gli altri dieci, devono avere maggiore cattiveria e precisione al tiro.
Il Castigo (l’assenza di punti conquistati) segue di poco solo Firenze
In tredici giornate (più le cinque di Europa League) c’è poco da recriminare: a Birmingham, Roma e Milano (sponda rossonera) la squadra stava iniziando a trovare la strada di casa. La riprova sono quei tre “soli” 1 a 0, che segnalano che in trasferta (da sottolineare) la differenza era comunque poca. Poi tanto Bologna, 22 gol, secondi solo alla super Inter. E solo a Firenze c’è da dire che le colpe non erano addossabili a nessun rossoblù, ma il rammarico di aver perso due punti “di rigore”, aveva lasciato, e non poco, l’amaro in bocca.
Tuttavia nelle ultime tre partite, si erano avvertiti evidenti spifferi in difesa, spifferi che avevano creato non poche apprensioni. E solo l’imprecisione degli avanti di Udinese e Salisburgo e un ottimo Ravaglia avevano evitato ulteriori imbarazzi. Con la Cremonese, purtroppo, non ci sono state imprecisioni e Chicco ha fatto tutto quello che ha potuto. Risultato severo? Forse, ma il segnale d’allarme è stato lanciato e ben recepito da Italiano & Co. Domani (Parma) e domenica (Lazio) ci sono già due occasioni per riprendere il discorso interrotto. In Italia ed in Europa, perchè, finchè sarà possibile, le strade bisogna cercare di percorrerle tutte fino in fondo.
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