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Italiano day: Le migliori vittorie del mister sulla panchina Rossoblù
Nel giorno del suo quarantottesimo compleanno, riviviamo le più belle vittorie di mister Vincenzo Italiano sulla panchina Rossoblù
Le primavere passano senza sconti per tutti, la differenza tra viverle e subirle sta nella capacità di goderne i momenti e le occasioni. Occasioni che capitano a tutti e che, negli ultimi quarantotto giri del mondo intorno al sole, sono capitate anche a Vincenzo Italiano, che proprio oggi compie gli anni. Una vita intera passata in mezzo ai campi, partendo dalla Germania, terra di origine, ed arrivando fin da giovanissimo nella sua Ribera, dove inizia il suo percorso nel calcio. Da qui una storia lunghissima, tra Verona, Chievo e Padova da calciatore ed Arzignano, Trapani, Spezia e Fiorentina da allenatore. Fino ad oggi, a Bologna, dove Vincenzo Italiano ha messo la residenza e ha aperto il suo terreno di caccia.
Vincenzo Italiano durante Bologna-Como (1-0) (© Damiano Fiorentini X 1000cuorirossoblù)
Una stagione e mezza spettacolare per il tecnico italotedesco, che grazie proprio all’esperienza sotto le Due Torri si sta affermando come uno dei migliori in Serie A. E dire che, lo scorso anno, la partenza non era stata delle migliori. Il suo primo Bologna, infatti, era sembrato debole ed insicuro, quasi un lontanissimo parente della squadra travolgente di Thiago Motta. Quello che serviva, però, era solo il tempo che, come sempre, anche in questo caso si è rivelato unico giudice.
A Bologna è Vincenzo Italiano day: ecco le sue 4 vittorie più belle
Per festeggiare al meglio il compleanno di mister Italiano, quindi, riviviamo insieme le quattro vittorie più belle sulla panchina del Bologna.
Bologna-Napoli 2-0
I rossoblù festeggiano la vittoria casalinga contro il Napoli davanti alla propria curva (©Bologna FC 1909)
Partiamo dalla fine. Una delle vittorie più recenti del Bologna targato Italiano, ma senz’altro una delle più belle da vedere. Una partita perfetta, in tutti i sensi. Partendo dalla tenuta difensiva ed arrivando alla prolifica fase offensiva, passando per un pressing asfissiante a tutto campo, vero marchio di fabbrica del mister. In un Dall’Ara stracolmo e contro i campioni d’Italia, infatti, il Bologna non sbaglia nulla, minando tutte le certezza dei partenopei e confermando, se ce ne fosse mai stato bisogno, che ci sono anche i Rossoblù nella corsa alla Champions.
Bologna-Lazio 5-0
Esultanza Bologna dopo Bologna-Lazio 5-0 (© Damiano Fiorentini per 1000 Cuori Rossoblù)
Quando il Bologna vince, la spettacolarità è assicurata. Ormai i tifosi Rossoblù lo sanno, gli uomini di Italiano quando vincono lo fanno quasi sempre in maniera straordinaria. Straordinaria, quasi epocale, è stata anche la vittoria della scorsa stagione al Dall’Ara contro la Lazio di Baroni. Dopo la deludente sconfitta per 3-0 dell’andata, il ritorno è un apoteosi per i bolognesi, che ammirano increduli i propri beniamini schiantare i biancocelesti per ben 5 reti a 0. Anche in questa prestazione, ovviamente, c’è tanto del calcio di Italiano, che domina il confronto a distanza con Baroni grazie ad un’aggressione altissima in fase di non possesso e ad un gioco veloce e verticale, che ammattisce allenatore e giocatori laziali.
Bologna-Dortmund 2-1
Un Bologna dominante, offensivo, che fa del pressing e della manovra verticale i suoi dogmi principali. Un Bologna, insomma, ad immagine e somiglianza di Vincenzo Italiano; uno che, anche quando faceva la gavetta da allenatore nelle leghe minori tra Trapani ed Arzignano, non ha mai gettato la spugna. Ed allora, tra le imprese dei suoi Rossoblù non può che non esserci la prima, storica, vittoria in Champions League di entrambi.
Jens Odgaard durante Bologna-Borussia Dortmund (fonte: Bologna FC 1909)
In rimonta, nel secondo tempo, dopo il discusso rigore assegnato al Borussia Dortmund e dopo l’infortunio di Riccardo Orsolini, trascinatore tecnico per antonomasia. E quando manca la tecnica, è la grinta a fare la differenza. Quella che contraddistingue sia il mister che la sua “creatura” per eccellenza: Jens Odgaard. Inizialmente in panchina, il vichingo danese entra nel secondo tempo e, grazie a due suoi tagli alle spalle della difesa giallonera, crea i presupposti per entrambi i gol. Prima con l’assist per Dallinga poi con la giocata che porta al gol vittoria di Iling Jr.
Milan-Bologna 0-1
Vincenzo Italiano portato in trionfo dai giocatori del Bologna (© Bologna FC 1909)
Sì, belle tutte queste vittorie, ma possibile che non ce ne sia stata una lontano dal Dall’Ara? Beh, sicuramente questa per un po’ non la dimenticherà nessuno, Italiano e tifosi Rossoblù soprattutto. 14 maggio 2025, Stadio Olimpico di Roma, minuto 52. Freuler trova tra le linee Fabbian, che con un fortunoso controllo pesca Orsolini a tu per tu con Maignan sul limite del fuorigioco. Una palla che neanche lui si aspettava, ed infatti il controllo non è dei migliori, perde un tempo di gioco e Theo Hernandez riesce a togliergliela dai piedi. Palla che arriva sui piedi di Dan Ndoye: un tocco, due tocchi, tre tocchi, ma quando tiri?! Detto, fatto. Gol. Uno a zero Bologna.
Da quel momento in poi nessuno capisce più nulla, tranne il mister, che per la prima volta non rispetta uno dei suoi dogmi principali. Un quarto d’ora dopo il gol, infatti, il mister toglie Orsolini e Fabbian per inserire Casale e Pobega. La squadra regge, il risultato non cambia, ed il Bologna è campione d’Italia 51 anni dopo l’ultima volta.
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