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Juan e la prima candelina rossoblu

Juan Miranda, che oggi festeggia il suo primo anno italiano, sarà l’uomo in più per l’Europa League?

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Thijs Dallinga e Juan Miranda in Torino - Bologna (© Bologna FC 1909)
Thijs Dallinga e Juan Miranda in Torino - Bologna (© Bologna FC 1909)

Oggi spegne la sua prima candelina rossoblu il pifferaio magico di Casteldebole, Juan Miranda. Capace di far sognare la tifoseria da uomo assist dal tocco delicato, quasi come se avesse un telecomando in mano e decidesse dove mandare la sfera di gioco, lo spagnolo era stato annunciato il 3 luglio 2024, in apertura di mercato. Che la sua sarebbe stata un’ottima presa, non c’erano dubbi. Ma forse, dopo un avvio a rilento necessario per adattarsi, l’ex Barcellona potrebbe pure aver superato le aspettative.

Juan Miranda (© Bologna FC 1909)

Juan Miranda durante un allenamento (© Bologna FC 1909)

In marcia verso il raduno

Sembra ieri il giorno del suo arrivo, ma  la prima stagione è già terminata, ricca di soddisfazioni ed emozioni. E bisogna subito pensare, nella frenesia di questo meraviglioso sport, all’anno successivo. Il primo step del terzino di Olivares sarà il raduno del prossimo dodici luglio, poi lo aspetterà una delle avventure più impegnative della carriera. Già con la maglia blaugrana, infatti, Juan aveva affrontato stagioni da quattro competizioni. Ma, questa volta, il titolare è lui. E, mentre in campo nazionale sappiamo benissimo cosa potrà fare, dovrà coprire il proprio reparto anche in Europa League.

Miranda League: un feeling speciale

Ora, i tifosi si chiederanno perché abbiamo posto la nostra lente d’ingrandimento proprio sul torneo internazionale, ma la risposta è più semplice di quanto non possa sembrare. Miranda, con diciassette presenze in due stagioni al Betis, è il secondo rossoblu più presente in Europa League. Lo è grazie a due ottavi di finale da titolare, ma soprattutto due grandi palestre che lo portano qui, oggi, ad essere un giocatore più esperto e più ricco di qualità. Durante la passata stagione aveva messo in mostra tutte le proprie difficoltà difensive, per poi comprendere meglio il calcio italiano e rendersi protagonista in entrambe le fasi. Juan è l’uomo giusto per l’Europa?

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