Bologna FC
Oggi al via il ritiro Rossoblù: Italiano può ripartire dalle sue certezze
Arrivati ieri in Val Pusteria, oggi i Rossoblù cominceranno gli allenamenti agli ordini di Vincenzo Italiano, che potrà lavorare con un gruppo che conosce e che, soprattutto, potrà aiutare i nuovi
Prende ufficialmente il via oggi, con doppia seduta, il ritiro in Val Pusteria del Bologna. Dopo un paio di giorni nel caldo afoso, anche se meno fastidioso rispetto agli anni scorsi, di Casteldebole, questa mattina alle 10 inizierà a tutti gli effetti l’opera di costruzione del “nuovo” Bologna. Nuovo, si fa per dire, dato che, in attesa dell’arrivo di Bernardeschi, saranno solo due i veri e propri neofiti del calcio di Italiano, che però, dalla sua, avrà a disposizione un gruppo che già conosce e con cui potrà lavorare in maniera diversa rispetto allo scorso anno.
Primo allenamento stagionale del Bologna (© Bologna FC 1909)
Bologna: un ritiro per premere subito sull’acceleratore
È senza dubbio questo il vantaggio che avrà a disposizione quest’anno Vincenzo Italiano. Non dover “perdere” tempo (che poi, in questi casi, il tempo non è mai perso) per far arrivare nel modo corretto i suoi concetti alla squadra. A differenza dello scorso anno, infatti, a Valles quest’anno non ci saranno due prerogative che lo scorso anno hanno avuto il loro peso: la transizione dal calcio di Thiago Motta a quello del nuovo allenatore, e la conoscenza del nuovo gruppo.
Due, come i nuovi innesti con cui, in attesa di Bernardeschi, Italiano potrà lavorare fin dal giorno uno. Il che, per quanto poco possa sembrare, non è affatto cosa banale, dato che, grazie anche all’aiuto dei compagni, questi ultimi avranno a disposizione parecchio tempo per assorbire più cose possibili.
Martin Vitik (© Bologna FC 1909)
E se per Immobile il lavoro è parziale, dato che comunque Italiano ha, e tiene conto, anche di Castro e Dallinga, per Vitik il discorso è abbastanza diverso. Il neoacquisto ceco, infatti, dovrà abituarsi ad uno stile di difesa molto diverso da quello “classico”, fatto di scalate repentine, pressing altissimo e, soprattutto, tanta corsa all’indietro. Per questo, però, potrà fare affidamento anche sull’esperienza di Jhon Lucumì che, tra Thiago Motta ed Italiano, è ormai un habituée della difesa alta.
Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino
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