Orsolini e Bologna: una storia d’amore che viaggia verso il 2029

Riccardo Orsolini. Per la città è il figlio di Bologna, mentre a Napoli l’hanno messo fra i Santi Subito che hanno portato il club partenopeo alla vittoria dello scudetto. Ora, l’esterno rossoblù mira a diventare anche bandiera dei colori che l’hanno consacrato: sul tavolo delle trattative è pronto un contratto che guarda al 2029.

Riccardo Orsolini: progetto bandiera a Bologna

La miglior stagione di sempre. Lo si era detto anche lo scorso anno, e quello prima, ma ogni volta è sempre meglio dell’anno precedente. Una Coppa Italia tra le mani e 17 reti stagionali trasformano Riccardo Orsolini in un simbolo di Bologna, arrivato nel 2018 e che adesso non vuole andarsene prima di completare una decade. Si, perché a Casteldebole sembra essere pronto un contratto che lo terrebbe a Bologna fino al 2028 con opzione 2029.

Riccardo Orsolini esulta in Bologna-Cagliari (© Bologna FC 1909)

Una storia d’amore decennale

Una storia d’amore nata nel 2018 e coltivata da tutti: «In passato abbiamo ricevuto richieste per lui, ma insieme abbiamo deciso che restasse qui» aveva detto l’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci. Un rapporto umano ancora prima di quello professionale, principio cardine del club felsineo. Basti guardare i prolungamenti dei contratti di Lorenzo De Silvestri e Charalampos Lykogiannis per capirlo. Ora, tra i grandi ed esperiti, c’è anche Riccardo Orsolini perché l’età non conta. Se c’è qualcuno che ha vissuto l’evoluzione di questo club da ancor prima che iniziasse è proprio lui. Arrivato alla fine della parentesi di Donadoni, in un clima teso e di contestazione, fino ad arrivare a oggi, con Vincenzo Italiano che per lui «è come un papà».

Italiano e Orsolini nella festa per la città (© Bologna Fc 1909)

Orsolini a Bologna ha detto di aver trovato tutto quello che cercava e adesso potrebbe trovare anche un posto tra le più grandi bandiere del club. L’attuale accordo fino al 2027 potrebbe essere esteso fino al 2028 +1 per una decade rossoblù da storia del club.

(Fonte: Matteo Dalla Vite, La Gazzetta dello Sport)

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