Bologna FC
Orsolini e la Nazionale, l’occasione per svoltare
La storia dell’esterno ascolano con la maglia azzurra non è delle migliori, anche perché non è mai stato veramente preso in considerazione dai passati tecnici. Adesso ha la possibilità di cambiare le cose.

Dopo aver bussato ripetutamente, la porta finalmente gli è stata aperta. Luciano Spalletti ha diramato la lista dei convocati per le gare di qualificazione al mondiale e tra gli attaccanti risulta anche Riccardo Orsolini. A suon di gol e ‘Man Of The Match’, il numero 7 rossoblù ha convinto il commissario tecnico della Nazionale a portarlo con sé in queste fondamentali partite.
I suoi tifosi si chiedevano quando sarebbe arrivato il momento. La voglia del giocatore di vestire azzurro era palpabile. Dopo ogni gol, il suo messaggio criptato al tecnico toscano, il “toc-toc” che i tifosi del Bologna erano abituati a vedere praticamente ogni settimana. Dopo tanto tempo quindi rivedremo Orsolini in Nazionale. Perché si, al giocatore quest’occasione è stata fornita raramente nel corso della sua carriera.
Orsolini e la Nazionale, mai veramente uniti
La sua esperienza con la Nazionale inizia da giovanissimo, quando entrò a far parte dell’Italia Under-20, guidata da Alberto Evani. L’esordio fu il 6 ottobre 2016, all’età di 19 anni. Dopo aver realizzato 8 gol in 12 presenze, riceve la chiamata di Luigi Di Biagio, allora tecnico dell’Italia Under-21, che lo fece esordire il 1 settembre 2017. Con loro arrivò a 2 gol in 14 presenze. L’ultimo step, la Nazionale maggiore, arriva due anni dopo. L’esordio l’ha fatto il 18 novembre 2019, quando Roberto Mancini lo mandò in campo 45’ contro l’Armenia. Esordio positivo per Orsolini: 45’ in campo, 1 gol e vittoria per 9-1. Nonostante questo, Mancini non lo chiamerà più, se non per un’amichevole contro l’Estonia, dove ha giocato soltanto 18’ e ha realizzato comunque 1 gol.

Riccardo Orsolini con la maglia della nazionale italiana
Con Spalletti totalizzerà altre 5 presenze, mai giocando per 90’ di seguito.
I numeri di Orsolini in Nazionale non sono altissimi, per questo dovrà sfruttare la chiamata ricevuta per dimostrare il suo talento anche a livello internazionale.
Punto fermo?
I tifosi rossoblù si aspettano che, con questa convocazione, dopo essere entrato nei candidati per il premio del miglior attaccante della Serie A, Orsolini sia un punto fermo di questa Nazionale. Alcuni critici, invece, sono più dubbiosi. L’esterno ascolano ha dimostrato di esprimere al meglio le sue qualità sull’out di destra, per poi rientrare sul suo magico sinistro e farci quello che vuole. Nel 4-2-3-1 di Italiano, a Bologna, si incastra perfettamente.

Riccardo Orsolini esulta dopo il gol contro il Venezia (©Bologna FC 1909)
Poche richieste a livello difensivo e tanto spazio per esprimere la sua creatività. Però, se si va a vedere il sistema di gioco utilizzato nelle ultime partite da Luciano Spalletti, la richieste per lui sarebbero totalmente diverse. Il modulo con cui è sceso in campo nelle ultime partite di Nations League è il 3-5-2 (insieme alla sua variante più stretta, il 3-5-1-1). In questo schema di gioco, Orsolini farebbe l’esterno di destra della linea a 5, una posizione che non gli si addice. Per fargli toccare i suoi ritmi, occorrerebbe un cambio di modulo, magari passando ad un 4-3-3 (già usato all’Europeo). I risultati in quel caso non furono dei migliori, forse perché mancavano i giusti interpreti.
Il 6 giungo ci sarà la prima partita dell’Italia, la più difficile, in casa della Norvegia. L’attesa cresce sempre di più. Se vogliamo rivedere l’Italia ai Mondiali, contro Haaland e compagni dovranno scendere in campo gli uomini più in forma, quindi anche Orsolini.
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