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Quando il Bologna diventa un modello

La crescita del club rossoblù non è passata inosservata: il presidente del Genoa, Dan Sucu, ha definito il Bologna come “modello da seguire”.

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Giovanni Sartori (© Bologna FC 1909) calciomercato
Giovanni Sartori (© Bologna FC 1909)

Il Bologna continua crescere e lo fa da tutti i punti di vista. Cresce in termini di risultati: la qualificazione in Champions League e la vittoria della Coppa Italia. E cresce in termini di mercato: una rosa che continua ad alzare il suo valore e ad oggi vale più di 300 milioni e il presidente Joey Saputo che ha finalmente festeggiato il primo utile in 10 anni alla guida del club.

La straordinaria crescita del Bologna non è certo passata inosservata e sta finalmente venendo riconosciuta sia all’estero che in Italia. A tal proposito, quest’oggi su La Gazzetta dello Sport, il presidente del Genoa, Dan Sucu, ha dichiarato: «Quello che stiamo facendo ora è chiaro: stabilizzare le nostre finanze e crescere anno per anno. Seguiamo i modelli di Atalanta e Bologna». Una frase che, se oggi suona assolutamente normale, tre anni fa avrebbe fatto alzare qualche sopracciglio se pronunciata sotto le Due Torri.

Il Re Mida del calciomercato: Giovanni Sartori

Dietro i due club citati, non è un segreto, c’è un professionista che ha fatto dei veri e propri miracoli: Giovanni Sartori, il Re Mida del calciomercato. Il responsabile dell’area tecnica è approdato a Bologna nel 2022 e la sua lungimiranza in ottica di mercato ha fatto fare il grande salto di qualità al club felsineo. Sotto la sua guida il Bologna ha cambiato volto: una squadra principalmente composta da giovani talenti acquistati a poco, ed equilibrata in termini di ingaggio al fine di non creare squilibri all’interno dello spogliatoio. Giovani che, alla fine, grazie al fiuto del Cobra, si sono rivelati dei fuoriclasse e hanno aumentato il proprio valore a dismisura.

La filosofia vincente: vendere sì, ma solo se il prezzo è giusto

A questo punto, ecco che si passa al secondo step, a quella che ormai è diventato il mantra del club: “se il prezzo è giusto, nessuno è incedibile”. Il Bologna vende per reinvestire e proprio questa filosofia è stata cruciale per consolidare le finanze della società. NB: il prezzo deve essere giusto, non sono ammessi sconti. Il Bologna non è, come spesso viene dipinto dai media italiani, un discount dove le “big” come Napoli, Juventus, Inter e compagne, possono prendere a loro piacimento i giocatori desiderati (allenatore compreso). Il Bologna vende, ma solo alle sue condizioni. Se il prezzo stabilito per Beukema è 35 milioni, la proposta del prestito gratuito con obbligo di riscatto non è contemplabile.

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1 Commento

1 Commento

  1. Christian

    10 Luglio 2025 at 7:51

    modello di cosa? i calciatori italiani si stanno estinguendo. Dal vivaio rossoblu ditemi negli ultimi 10 anni quanti giovani si sono affermati. Ricordo che un club di calcio non è una spa dove conta solo l’utile

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