Bologna FC
Renzo Ulivieri: «Un consiglio a Vincenzo Italiano? Dia retta al cuore»
L’ex allenatore rossoblù sul Bologna di Italiano: «La strada dell’Atalanta è la più percorribile. La proprietà è forte e i dirigenti di intendono sia di calcio che di economia».

Renzo Ulivieri, ex allenatore del Bologna e attuale presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, ha rilasciato una lunga intervista a Il Resto del Carlino in cui ha espresso la sua ammirazione per il lavoro di Vincenzo Italiano e tutto il club.
I complimenti di Renzo Ulivieri a Italiano e il consiglio spassionato: «Dia retta al cuore»
Italiano ha un contratto con il Bologna, ma in tanti gli stanno facendo la corte – «È naturale: succede a tutti gli allenatori bravi. E lui questo anno ha fatto qualcosa di veramente speciale. Lunedì ero a Bologna alla consegna del ‘Premio Bulgarelli’ ed è stata l’occasione per fargli i complimenti. Anche per la sensibilità dimostrata in quel pensiero per la famiglia di Joe Barone dopo la vittoria della Coppa Italia».
I complimenti di Renzo Ulivieri, del presidente dell’Associazione Allenatori, hanno un valore doppio, ma la stagione di Italiano col Bologna è anche uno sport per la scuola allenatori di Coverciano – «Lo è senza dubbio. Soprattutto per come lui ha saputo declinare un concetto fondamentale, che insegnano a tutti quelli che fanno il corso: la flessibilità».
Continua – «Italiano a Bologna ha cambiato rispetto agli anni di Firenze. Le idee le ha conservate, ma poi è stato bravo a modificare tante piccole grandi cose che alla fine hanno fatto la differenza. Bravo soprattutto ad adattarsi alle caratteristiche dei giocatori e alla filosofia di lavoro che a quei giocatori era stata trasmessa da chi c’era prima. Ecco, s emetti insieme tytte queste cose esce il senso di quello che deve essere l’allenatore».
Oggi Italiano ha una città ai piedi, un contratto in essere con la prospettiva di rinnovo ma tante pretendenti. Lei cosa gli consiglierebbe di fare? – «Non me la senso di dargli dei consigli. A parte uno: dia retta al cuore».
Ulivieri, allora stravincerebbe il Bologna… lei il 14 maggio era nella tribuna dell’Olimpico e ha visto la festa dei trentamila – «C’ero e mi sono emozionato: nel toccare con mano tutto quell’affetto ho rivisto la mia Bologna. Ma potrei pure togliere l’aggettivo ‘mia’: Bologna è questo, punto. Bologna è quei centocinquanta ragazzi della curva che mi sono venuti a salutare a casa, a San Miniato, quando la squadra giocava la Coppa Italia a Empoli».

Vincenzo Italiano con la Coppa Italia (©Damiano Fiorentini per 1000 Cuori Rossoblù)
Il plauso a Saputo e l’orizzonte del Bologna
Trent’anni fa il suo Bologna batteva in trasferta la Pro Sesto, penultima giornata di campionato di C1 vinto in carrozza: 2-0, gol di Doni e Nervo, era il 1995 – «Di strada ne ha fatta da allora questo club. Oggi c’è Saputo, che rappresenta una grande proprietà. Ma vorrei ricordare il mio presidente Gazzoni, che dalla C portò il Bologna a una semifinale di Coppa Uefa».
Il Bologna di Saputo dove può arrivare? – «Io penso che collocarsi dove oggi sta l’Atalanta sia la strada più percorribile. Del resto la proprietà è forte e i dirigenti di intendono sia di calcio che di economia».
In campo tutti declinano i pensieri e gli sforzi al noi piuttosto che all’io: come piace a lei – «La finale dell’Olimpico è stato il manifesto perfetto di questa filosofia che fa la fortuna di ogni allenatore. Bravi Vincenzo a ‘esasperare’ questo concetto e bravo chi l’ha preceduto, che ha allenato il gruppo a questa predisposizione».
(Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino)
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
