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Resto del Carlino – Metamorfosi rossoblù: le mosse di Mihajlovic

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Mister Sinisa Mihajlovic si è fatto bastare pochi giorni per annusare l’aria di Casteldebole e capire di cosa avessero bisogno squadra e ambiente per trovare anche solo uno spiraglio di luce in mezzo a una fitta nebbia: ha inciso sulle decisioni di mercato, sulla tattica e sta lavorando sul piano fisico-tattico per arrivare alla condizione che vuole lui. Ma la vera rivoluzione l’ha fatta sul piano psicologico dei ragazzi.

Forse è presto per parlare di cambi di rotta definitivi, ma sembra proprio che il mister abbia restituito alla squadra autostima e coraggio, spiegando che dopo 6 mesi di catenaccio, il Bologna avrebbe potuto giocare un calcio propositivo. Ma soprattutto, ci è riuscito parlando a uno a uno con giocatori, per capirne paure e necessità. Ha azzerato e ristabilito le gerarchie, con lo scopo di riordinare lo spogliatoio. Per lui Destro potrebbe giocare da titolare, ma solo dopo aver ritrovato la condizione fisica, ha poi ripescato il match winner Santander e Mbaye, e in sede di mercato ha voluto Edera e Lyanco. Il tutto, ha stimolato anche i giovani della rosa, tra i quali Orsolini che, con Inzaghi, si era un attimo seduto in panchina faticando a trovare posto. Mihajlovic ha anche notevolmente aumentato i carichi di lavoro fisico atletico per aumentare in prospettiva la tenuta con l’obiettivo di mantenere 95 minuti di gioco ad alto ritmo. Inoltre, ha iniziato un’operazione di ridisegnamento della difesa svolgendo delle sedute aggiuntive per curare i meccanismi di reparto.

Insomma, le sue 10 mosse sono state:

          – Rivoluzione tattica applicando il 4-2-3-1

          – Calcio propositivo

          – Baricentro della squadra alzato di 20 metri

          – Ripresa della preparazione atletica

          – Azzeramento e ristabilimento gerarchie

          – Surplus allenamenti reparto difensivo

          – Colloqui individuali con i giocatori

          – Riapertura allenamenti al pubblico

          – Santander titolare

          – Ha inciso sulle decisioni di mercato

I tre punti persi con il Frosinone sono stati recuperati a San Siro, ma il messaggio di mister Mihajlovic è chiaro: “Non abbiamo fatto nulla, se non vinciamo con il Genoa, la vittoria con l’Inter avrà poco significato”.

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