Riccardo Orsolini, in tutto il suo splendore (Stadio)

Domenica sera, i rossoblù giocheranno in trasferta a San Siro contro il Milan di Allegri. Si tratta della terza partita consecutiva complicata di questo inizio di stagione, le prime due hanno fruttato 3 punti su 6. Contro i rossoneri, Vincenzo Italiano avrà anche bisogno di un Riccardo Orsolini in versione deluxe, che sia in grado di essere decisivo come solo lui sa fare. Un po’ come è successo contro il Como.

Riccardo Orsolini, l’arte di essere un trascinatore

Nelle ultime stagioni, l’esterno italiano è stato il cuore pulsante delle manovre offensive del Bologna. Il suo mancino è sempre temuto dagli avversari, per la sua capacità di inventare traiettorie imprendibili per i portieri. Partite come quella di San Siro sembrano perfette per esaltare il suo estro, a patto che non si sforino i limiti.

Riccardo Orsolini durante il ritiro del Bologna a Valles (©Ilaria Matteuzzi 1000 Cuori Rossoblù)

Sì, perché a volte Riccardo tende a piacersi un po’ troppo. Lo sa benissimo Vincenzo Italiano, così come lo avevano dovuto imparare prima di lui Sinisa Mihajlovic e Thiago Motta. Con Orsolini in campo non sai mai bene cosa aspettarti, in un verso o nell’altro. Alla fine però, tutti gli ultimi allenatori che ha avuto se ne sono fatti una ragione e lo hanno lasciato fare, permettendogli di prendere le chiavi dell’attacco rossoblù.

E poi, Orso, è anche uno che sa come farsi voler bene fuori dal rettangolo di gioco. Il suo atteggiamento sempre positivo con compagni, allenatori e dirigenti è a tratti contagioso. Di uno così è difficile farne a meno.

In arrivo un rinnovo?

A proposito di dirigenti. Il contratto di Riccardo Orsolini con il Bologna scadrà a giugno 2027. Per il momento di rinnovo non si è ancora realmente parlato, anche perché la squadra mercato dei rossoblù era impegnata con le trattative di calciomercato. Ora che invece le acque si sono un attimo calmate, il momento potrebbe essere propizio.

Riccardo Orsolini festeggia dopo Bologna-Inter (© Bologna FC 1909)

Riccardo, durante l’estate, la sua dimostrazione di amore per la maglia e la città l’ha data, rifiutando i soldi a palate dell’Arabia. Una mossa per niente scontata di questi tempi. Lato dirigenza, l’apprezzamento nei confronti del numero 7 è massimo, sia come calciatore che come uomo. Il tavolo sembrerebbe essere apparecchiato per l’adeguamento, manca soltanto l’incontro decisivo.

Fonte: Claudio Beneforti, Stadio

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