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RS – CORSERA – Guaraldi – Setti: amici mai – 6 Ott

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Il sorteggio (del calendario del campionato di calcio della massima serie italiana) li ha fatti incontrare in questa uggiosa domenica ottobrina, uggiosa come lo è il loro rapporto: un rapporto che si è deteriorato quando i due erano al comando, insieme, della società rossoblù, rispettivamente come presidente e vice presidente con delega tecnica. Ed è stata quest’ultima voce nel “mansionario” di Setti, scrive nel suo pezzo odierno Ale Mossini, fra le più importanti situazioni di frizione fra i due, dove il motivo era la filosofia di base con cui i due approcciavano al modo di fare calcio. Inoltre la situazione è ulteriormente precipitata per una scommessa, vinta dall’uomo di Carpi, dove in ballo c’era un pezzo di alta orologeria: i 51 punti della magica cavalcata della prima stagione di Pioli hanno suggellato la vittoria della scommessa, non pagata poi perchè il Pres si era trincerato sul fatto che il tecnico era cambiato e quindi la scommessa era nulla. In quel finale di stagione Setti si era avvicinato a Verona e successivamente con Sogliano ( ma su imbeccata di Bagni) aveva opzionato Iturbe (che il Nostro giovane procuratore Federico Spada in una nostra intervista al Calciomercato di Settembre aveva predetto essere uno dei migliori acquisti, ndr) e oggi si presenta al Dall’Ara, galvanizzato dalla promozione e dai 10 punti in classifica, come colui che ha saputo fare calcio, senza mischiare lo sport col profumo degli affari ( o almeno in maniera molto parziale). La lontananza fra i due non ha portato a miti consigli, tanto che il creatore di Manila Grace a maggio a richiesto il saldo delle quote societarie cedute a Guaraldi, quote che permisero all’attuale presidente di oltrepassare  il 50% e di conseguenza di raggiungere la maggioranza assoluta della società rossoblù. Da allora Guaraldi ha pagato circa 400mila euro e il saldo arriverà ai primi del 2014. Sullo sfondo c’è anche la questione Volpi: voluto dall’ex vicepresidente al timone del Bologna e non voluto dall’attuale presidente. Forse, anche per questo,i rapporti si deteriorarono fino alla situazione attuale; con la speranza che oggi si possa parlare, in campo, solo di calcio.

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