RS – STADIO: Guaraldi e Tacopina, la fiducia non abbonda – 11 set

Potrebbe sembrare una situazione semplice. L’americano, pieno di entusiasmo e idee, vuole comprare; l’attuale proprietario, contestato e in crisi economica, vuole vendere. Tutto semplice.
Non è così. È vero che di base Joe Tacopina, che da ieri è in città e che ha incontrato nei suoi giri – in attesa del sindaco Merola – anche Monsignor Vecchi, vuole acquistare il Bologna. Per riportarlo dove merita, ovvero “tra le prime cinque squadre d’Italia” ed è vero anche che Joe, con il suo stile e il suo entusiasmo, sta conquistando giorno dopo giorno i cuori dei bolognesi. Vero è anche, però, che l’incontro con Guaraldi deve ancora avvenire, e che alla richiesta di quest’ultimo di rivedere la lettera d’intenti a suo tempo respinta dal CdA non è ancora arrivata risposta. Per questo, per testimoniare eventualmente che non è lui a non voler vendere ma Tacopina a non dare sufficienti garanzie, all’incontro di lunedì con l’americano Guaraldi si porterà un testimone neutrale, uno dei fratelli Romani.

Eppure, da ingarbugliata la situazione potrebbe sbloccarsi in poco tempo se si riuscisse a superare la clausola di “escape” che Tacopina pretende e che Guaraldi non intende concedere, tanto meno gratis. L’americano vorrebbe infatti prendere il comando operativo del Bologna già da subito, mentre la società cambia di mano, ma con la possibilità entro un mese di andarsene senza rimetterci niente. Operazione che Guaraldi concederebbe ma dietro un reale impegno, il che si tradurrebbe in soldi (intorno ai 3 milioni) che in caso di reale acquisto della società verrebbero scalati dal prezzo totale.
Insomma, Guaraldi ricorda il 2008 e il primo avvento di Tacopina con presidente allora Cazzola: l’americano prese possesso di Casteldebole per alcune settimane e poi si defilò, si “fece di nebbia”, come si dice a Bologna. 
Adesso la palla a Joe l’americano, che deve ricordare di non essere l’unico a voler acquistare il Bologna e che dopo tante parole a questo punto deve mostrare le carte o passare.  

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