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Bologna

The Day After – 7 Dic

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Un’onorevole sconfitta

Troppo forte la Juventus, ma questo si sapeva: la vera novità portata della fredda notte del Dell’Ara è stata senza ombra di dubbio l’eccellente prestazione di gruppo con cui il Bologna di Stefano Pioli, seppur con tutti i suoi limiti, è riuscito a tener testa per larghi tratti del match alla corazzata bianconera, costretta a soffrire fino al novantesimo per portare a casa la vittoria.

Perché il Bologna è vivo e vegeto e ieri sera ne ha dato ulteriore dimostrazione: il terzultimo posto e la miseria di dodici punti sono effettivamente poca cosa per una squadra capace di esprimere una prestazione dell’intensità e della tenacia messe in campo contro la prima della graduatoria.

Mai in stagione si era visto un Bologna così determinato per il raggiungimento dell’obiettivo, seppur impossibile: per larghi tratti la band di Pioli, guidata da un Alino Diamanti finalmente tornato ai suoi livelli standard, ha infatti messo alle strette una Juventus costretta talvolta a rinchiudersi in difesa per difendere la porta di Buffon dai rabbiosi attacchi bolognesi.

Anche la sfortuna in effetti c’ha messo del suo: perché se quel tiro di Cristaldo o quel colpo di testa di Morleo sul finale di partita, non avessero avuto quel poco d’angolazione di troppo, adesso staremmo senza dubbio a parlare di un’altra partita.

Ad onor del vero, gran parte del merito di aver tenuto sulle spine gli avversari fino al novantesimo, è stato in fin dei conti anche di un Curci ormai pienamente rigenerato, bravo a sventare diversi contropiedi avversari potenzialmente letali: i giorni delle gaffes e degli errori grossolani sembrano decisamente lasciati alle spalle.

Nonostante la bella prestazione di gruppo e singoli, c’è però da prendere atto di una classifica sempre più preoccupante: da qui a Natale serviranno almeno 6-7 punti per smorzare sul nascere preoccupazioni e paranoie varie riguardanti presunti pericoli retrocessione.

Il calendario in tal senso non è di certo clemente: dopo la Juve, sarà infatti la volta della Fiorentina formato Champions, per un derby dell’Appennino mai sulla carta così squilibrato come quest’anno.

Toccherà al Bologna, trascinato dai suoi senatori, replicare la bella prestazione di ieri, facendo magari anche qualcosa in più per ottenere un punto che, seppur poco per la classifica, darebbe invece un grande apporto per alzare il morale fin ora decisamente basso della truppa.

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